"Incubo usura ad Alcamo": il grido di aiuto e l'arresto - Live Sicilia

“Incubo usura ad Alcamo”: il grido di aiuto e l’arresto

Assegni in bianco a garanzia del prestito

Avrebbe prestato soldi con interessi del 200 per cento e minacciato le vittime. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alcamo hanno arrestato Diego Milotta, 60 anni. Le accuse contestate sono usura ed estorsione.

Le indagini sono partite dal grido disperato di aiuto della sorella di un uomo. Temeva il peggio. Da qui sono partite le indagini, coordinate dal pubblico ministero di Tapani Rossana Penna, che hanno fatto emergere che anche un’altra persona, una donna, era finita nelle maglie del presunto strozzino.

Milotta, con precedenti per reati contro il patrimonio, dopo avere individuato le vittime concordava una restituzione del prestito a rate di piccolo valore. Una volta concluso l’accordo però avrebbe preteso cifre molto più alte.

I toni si facevano minacciosi. Un uomo di Alcamo sarebbe stato anche picchiato, mentre nel caso di una donna di Valderice Milotta avrebbe minacciato di fare del male ai figli e di incendiarle la macchina.

Per tenere sempre sotto scacco le vittime si era fatto consegnare assegni in bianco già firmati e un libretto postale elettronico con tanti di Pin.

Gli assegni in bianco e il “pizzino” con le cifre ancora da incassare sono stati trovati a sequestrati a Milotta.


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