Ex grillini e moderati: il partito di Conte prende forma? - Live Sicilia

Ex grillini e moderati: il partito di Conte prende forma?

Oggi il giorno più lungo per il premier. Nascerà una sua nuova formazione politica? Ecco cosa bolle in pentola.

Oggi sarà il giorno più lungo per Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio, dopo il passaggio di ieri alla Camera, va a cercare i voti al Senato, una partita dall’esito tutt’altro che scontato. Se grazie all’astensione dei renziani l’avvocato pugliese non andrà sotto, pur non avendo a maggioranza assoluta, il governo potrebbe non cadere. Sperando di puntellare la maggioranza strada facendo. Se poi dovesse andare proprio male, il premier sarebbe già pronto a giocarsela alle elezioni e uno spettro in questo scenario si aggira per l’Italia: il partito di Giuseppe Conte. Un progetto politico che vada al di là dell’affaire “costruttori” in grado di attirare consensi, azzerare i renziani e ripescare qualche deputato destinato a restare fuori dai Palazzi che contano.  

Il futuro politico di Conte

Per i bookmakers il partito del premier sarebbe cosa fatta. O quasi. L’agenda politica riscritta in fretta e furia dopo la crisi innescata da Matteo Renzi potrebbe infatti cambiare i tempi dell’operazione. “Al momento la partita è un’altra: tenere in piedi il governo” è il mantra recitato a mezza bocca negli ambienti pentastellati che contano. Anche se il tema è cruciale come confermano le parole dell’eurodeputato Dino Giarrusso. “Questa crisi ha accelerato sicuramente i tempi per una riflessione sul futuro politico di Giuseppe Conte, un uomo che rappresenta un patrimonio umano e politico di enorme valore per la coalizione. Tuttavia, oggi la priorità è rimediare alla crisi inaspettata che stiamo nostro malgrado vivendo: una volta superata questa sciagurata crisi, capiremo insieme al Presidente quali orizzonti costruire in futuro, uniti”, dichiara a Live Sicilia. 

Trizzino e il ritorno al centro

Insomma, eppur si muove. Il romanzo politico di questi giorni racconta di un traghettatore perfetto: il medico palermitano Giorgio Trizzino. Il deputato pentastellato, contiano doc, gode infatti di un rapporto personale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da quando portava i calzoni corti e militava tra le fila dei giovani democristiani di rito mattarelliano legati al fratello Piersanti Mattarella. Il deputato palermitano potrebbe essere uno dei volti ideali della formazione politica del premier in grado di puntellare  e cementare l’alleanza giallorossa. L’idea circoata sui quotidiani nazionali sarebbe quella di un partito centrista di ispirazione cattolica in grado di attirare pezzi della “borghesia illuminata” e di ceto politico che si riconoscono nei valori snocciolati dal premier a Montecitorio.  

Responsabili, moderati e terzi mandati

Un soggetto “europeista, liberale e democratico” per intenderci, uno strumento in grado di ridimensionare Italia Viva. Per cercare di pescare in quel bacino a cui si rivolgono anche Azione e +Europa. “Insieme” potrebbe chiamarsi secondo i bene informati. Sui siciliani da imbarcare sull’arca contiana al momento si sa poco o nulla. C’è chi vedrebbe bene il vice ministro Giancarlo Cancelleri che già aveva avanzato l’idea di una lista Conte  (ante litteram) alle regionali  (più in termini di una lista che mettesse insieme la coalizione che sostiene il governo a Roma) in tempi non sospetti e che potrebbe così aggirare il famoso limite dei due mandati (un cruccio per buona parte degli eletti pentastellati a Roma come a Palermo). Ma l’ipotesi non trova al momento conferme. Di certo il progetto non interessa al senatore catanese Mario Giarrusso che ha rotto da tempo con il Movimento e gravita ormai nell’orbita di Gianluigi Paragone (Italexit). Diverso il caso della senatrice catanese Tiziana Drago che dopo il divorzio con i Cinquestelle ha aderito al gruppo Popolo Protagonista. La senatrice, di formazione cattolica, non ha ancora sciolto la riserva sul voto di fiducia e resta in attesa di ascoltare le parole del presidente del Consiglio. Ieri sera Drago ha diramato una nota che rende il nodo ancora più complesso da sciogliere. “Vedrei positivamente l’invito di monsignor Giancarlo Bregantini ai costruttori a salvare il Governo ricreando un partito di ispirazione cattolico democratica da studiare con i promotori di Insieme. “Ma mi chiedo perché questa proposta di Bregantini proprio adesso. Una visione non si costruisce dall’oggi al domani. Ci vuole confronto. Ed io finora ho notato una tendenza a sentire. Mentre ascoltare è un processo più complesso”. La porta al momento romane socchiusa. 

L’interesse degli ex grillini di “Attiva Sicilia

Il progetto di Conte viene guardato con interesse dagli scissionisti grillini siciliani di Attiva Sicilia che a Palermo della “responsabilità” in aula ne hanno fatta una bandiera. “Noi abbiamo dimostrato di essere moderati e responsabili : quindi se dovesse nascere un movimento politico con questa ispirazione sarebbe un soggetto con cui interloquire” , ammette il deputato regionale Sergio Tancredi. L’ex grillino sottolinea che al centro ci devono essere “un progetto e un programma compatibile”. “I tempi sono probabilmente prematuri, ma se dovesse nascere questa formazione politica per noi sarebbe il migliore interlocutore possibile a livello nazionale”. 


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