Conte e i suoi volenterosi per un patto di legislatura - Live Sicilia

Conte e i suoi volenterosi per un patto di legislatura

Ci sono le condizioni per assistere a dei mutamenti importanti che allontaneranno le elezioni anticipate
SEMAFORO RUSSO
di
3 min di lettura

156 a favore, 140 contrari. Il Senato approva. Una maggioranza semplice, non assoluta, che tiene in piedi il governo Conte grazie al soccorso di alcuni “volenterosi”, in misura minore di quanto sperato, e grazie anche all’astensione dei 16 senatori di Italia Viva. Ai 156 virtualmente possiamo aggiungere il voto del grillino assente per ragioni di salute ma dobbiamo togliere i voti dei 3 senatori a vita che difficilmente potranno seguire sistematicamente, per svariate ragioni, i lavori d’aula ora resi complicati soprattutto nelle commissioni. Un ragionamento a parte merita l’astensione dei renziani. Renzi non ha deciso di astenersi per fare un favore a Conte, l’unica cosa che gli importa, lo ha certificato scatenando una crisi sciagurata, è favorire se stesso e con un voto contrario non solo avrebbe definitivamente pregiudicato ogni possibilità di contrattare per rimanere a galla, a cominciare da una legge elettorale che gli eviti la scomparsa, ma probabilmente avrebbe perso pezzi verso i lidi governativi, evento ancora non del tutto scongiurato. Quindi, nessun favore e molta tattica. Adesso? Conte continuerà ad alloggiare a Palazzo Chigi, il presidente Mattarella non può che prenderne atto invitando tutt’al più il premier a recuperare il tempo perduto in sede europea, in una veloce stesura del Recovery Plan, in materia economica, accelerando gli ulteriori ristori a coloro che stanno subendo gravi danni dalla chiusura delle attività produttive, e nella lotta al Covid-19 potenziando la campagna di vaccinazione in tempi ragionevolmente brevi.

Ovviamente Conte continuerà pure, lo ha detto esplicitamente, a lavorare sull’allargamento della maggioranza, ormai essenziale, sulla costruzione di un contenitore politico che metta insieme forze e culture moderate, europeiste, liberali e socialiste finora sparpagliate in Forza Italia, Italia Viva, Udc o vaganti in solitaria. Lavorerà a un patto di legislatura che tenga rigorosamente fuori Renzi rivelatosi totalmente inaffidabile. Insomma, ci sono le condizioni per assistere a dei mutamenti importanti che allontaneranno le elezioni anticipate (ci avviciniamo al semestre bianco), metteranno in un angolo le opposizioni recalcitranti e consolideranno l’accordo tra il PD e il M5S, partiti che a dispetto di settimane di illazioni sulla loro tenuta alla resa dei conti hanno mostrato compattezza interna e reciproca. Rimane un’ultima annotazione in attesa degli eventi. Abbiamo già espresso un giudizio assolutamente negativo sulla sortita di Renzi – mai una forza di maggioranza dovrebbe mettere in crisi il governo nel pieno di una pandemia – ma sconcertante è stato il dibattito alla Camera e al Senato. Sentire esponenti della destra gridare allo scandalo del mercimonio e all’inadeguatezza dell’intero Esecutivo fa un po’ impressione. Il centro destra non è composto da vergini calati dal cielo, ha governato per decenni il Paese mercanteggiando, tagliando risorse alla Scuola, alla Sanità, portando lo spread a 500, piegando spesso la Costituzione e il codice penale alle esigenze di qualcuno, elevando altari a vergognosi conflitti d’interesse e ripetuti condoni, spaccando ulteriormente l’Italia tra Nord e Sud per compiacere la Lega di Bossi. Oggi è una destra sovranista, intollerante, razzista quanto basta per gettare in pasto alla pancia della gente un nemico-distrattore, disinvolta nell’uso dei simboli religiosi a scopi elettorali, amica di chi in Europa e nel mondo vuole i muri e i fili spinati. Conte e l’alleanza che lo sostiene, al di là di meriti e demeriti, nonostante limiti ed errori compiuti rappresentano un argine ai populismi sguaiati, agli estremismi pericolosi, a oggettive derive anti-democratiche. Un argine agli appetiti indecenti di partiti, lobby e corporazioni. Si potrebbe chiudere una stagione in cui il centrosinistra, quello finora conosciuto, non è stato all’altezza delle aspettative dei cittadini inaugurandone la rifondazione auspicando al contempo, sul fronte opposto a beneficio della dialettica democratica, la nascita di una destra moderna, liberal-conservatrice, europeista, rispettosa della Costituzione e della centralità della persona.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI