Crolli a Monte Pellegrino, dopo 14 anni tutti assolti

Crolli a Monte Pellegrino, dopo 14 anni tutti assolti

Tra gli imputati il professore universitario Nicola Nocilla

PALERMO – Le ultime accuse sono cadute oggi in appello. Non ci sono colpevoli per i crolli a Monte Pellegrino. Tutti assolti al termine di processo che fra primo, grado, appello, Cassazione e di nuovo appello (i supremi giudizi avevano annullato la sentenza con rinvio) va avanti da 14 anni.

I giudici della terza sezione della Corte d’Appello, presieduta da Antonio Napili, hanno assolto con formula piena il professore universitario e progettista dei lavori Nicola Nocilla (difeso dall’avvocato Ugo Forello), Marcello Riggio e Antonio Dino (assistiti dagli avvocati Cristiano Galfano e Toto Cordaro), che facevano parte della della commissione comunale che valutò le offerte delle imprese che parteciparono alla gara. L’assoluzione è arrivata nel merito anche per capi di imputazione in precedenza caduti in prescrizione.

In un altro processo Antonino Martinico, ex capo del servizio Geologia e geotecnica del comune di Palermo dopo una prima condanna per tentata concussione e corruzione fu assolto, ma due capi di imputazione furono dichiarati prescritti. Erano state dichiarate inutilizzabili le registrazioni in cui le parti offese subirono le presunte pressioni del dirigente comunale. Il processo per il risarcimento in sede civile è ancora in corso.

Secondo l’accusa, che non ha retto, Martinico pretendeva che utilizzassero il materiale di un’azienda svizzera, la Geobrugg Fatzer. I titolari delle imprese escluse si erano presentati con i registratori addosso quando, nel corso di un incontro al bar, subirono le richieste di Martinico. Solo che quelle registrazione, secondo i supremi giudici, avevano il valore di intercettazioni e dunque andavano autorizzate da un giudice. E venne meno il cuore dell’accusa.

Nel 2017 in appello la prescrizione aveva cancellato la condanna inflitta ad Antonino Dino ed era arrivato un sconto di pena per Nocilla e Riggio, condannati a un anno ciascuno di carcere. La Cassazione annullò la sentenza con rinvio. Oggi al termine del nuovo processo di appello è arrivata la piena assoluzione.

“Nessuno potrà mai ridare ciò che è stato tolto in questi anni al professore Nocilla e alla sua famiglia, ma, almeno – spiega l’avvocato Forello – dopo una lunghissima e travagliata vicenda giudiziale la verità è stata ristabilita.
Finalmente la reputazione di un noto e stimato professore e professionista come Nocilla è stata definitivamente riabilitata”.


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