Giuseppe Di Matteo e la prigionia a Custonaci, il ricordo dell'orrore - Live Sicilia

Giuseppe Di Matteo e la prigionia a Custonaci, il ricordo dell’orrore

La cerimonia in memoria del piccolo ucciso da Cosa nostra

CUSTONACI (TRAPANI) – Una commemorazione dovuta e sentita, quella celebrata a Custonaci (Trapani) in memoria di Giuseppe Di Matteo, il bambino che venne sciolto nell’acido dalla mafia all’età di 12 anni. Vendetta nei confronti del padre, il collaboratore di giustizia Santino Di Matteo. Il piccolo venne rapito, su ordine dei capimafia Giovanni Brusca, Matteo Messina Denaro, Leoluca Bagarella e Giuseppe Graviano, da un maneggio in Piana degli Albanesi: ad agire fu un commando guidato da Gaspare Spatuzza e l’obiettivo era quello di convincere il padre del piccolo Giuseppe a ritirare le accuse nei confronti dei mafiosi e ad interrompere la collaborazione con gli inquirenti che cercavano di fare luce sulle stragi del 1992.


Giuseppe, però, dopo circa tre anni di prigionia venne strangolato e poi sciolto nell’acido. Era l’11 gennaio del 1996 e scenario di quell’agghiacciante omicidio fu un casolare nelle campagne di San Giuseppe Jato, nel Palermitano. Ma fu proprio nel territorio della città di Custonaci che Giuseppe Di Matteo venne tenuto segregato in una cella in cemento armato ricavata nell’abitazione di Giuseppe Costa, 57enne, appartenente alla cosca trapanese ed arrestato lo scorso 18 dicembre nell’ambito delle indagini scaturite dall’operazione antimafia denominata ‘Scrigno’.


Giuseppe Di Matteo ieri avrebbe compiuto 40 anni e nel giorno del suo compleanno è stato ricordato con una breve cerimonia promossa dall’amministrazione comunale di Custonaci. Una corona di fiori è stata deposta dinnanzi alla targa collocata nella piazzetta intitolata a lui. E’ rimasto il “piccolo Giuseppe Di Matteo” ad imperitura memoria, con quel suo volto sorridente mentre cavalca è uno dei simboli perenni della lotta contro la mafia.


La cerimonia è stata voluta dal sindaco di Custonaci, Giuseppe Morfino, e ieri oltre a lui erano presenti alcuni rappresentati dell’amministrazione comunale e i rappresentanti delle forze dell’ordine. “Commemoriamo il piccolo Giuseppe Di Matteo e rinnoviamo l’impegno dell’amministrazione comunale nella lotta quotidiana alla mafia – ha affermato Morfino -. L’affermazione della legalità, della trasparenza e dei principi democratici deve unirci perché la battaglia contro il sistema mafioso non ha colori e non ammette divisioni. Custonaci non dimentica e mantiene viva la memoria affinché la mafia e la cultura mafiosa vengano sconfitte”.

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