La tragica sfida su Tik Tok, Astone: "I social vigilino sui loro contenuti" - Live Sicilia

La tragica sfida su Tik Tok, Astone: “I social vigilino sui loro contenuti”

La presidente del Corecom Sicilia: "Abbiamo segnalato quanto accaduto all’Agcom"
L'INTERVISTA
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PALERMO – Presidente Astone, in queste ore il Corecom ha segnalato all’Agcom il caso drammatico della bambina morta a Palermo per una possibile challenge su Tik Tok. Questo cosa comporta?

“Le piattaforme social che condividono video e contenuti sono parificate, quanto alla disciplina, ai fornitori di servizi media audiovisivi che hanno l’obbligo di impedire il verificarsi di illeciti penali sulla Rete. Di conseguenza, devono sorvegliare e vigilare i contenuti che veicolano. La violazione di questi obblighi comporta conseguenze sul piano della responsabilità civile e penale, che, se accertate, tuttavia non sarà facile far valere poiché, come è noto, la società proprietaria di Tik Tok non ha sede in Italia e in Europa. A mio avviso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, se lo riterrà opportuno, potrebbe ordinare a Tik Tok o la rimozione selettiva o la disabilitazione dell’accesso a tali pratiche illecite. Da un punto di vista istituzionale è obbligo del Corecom territoriale non solo vigilare su quanto accade sui social, ma anche segnalare all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni i fatti illeciti eventualmente commessi. Stiamo informando l’Agcom del caso drammatico della bambina deceduta a Palermo, anche perché, alla luce di quanto accaduto, è indispensabile che l’attività di controllo e vigilanza si rafforzi, in quanto sui social sono in forte aumento le violazioni di regole sia civili che penali”.

È importante l’alfabetizzazione informatica e una nuova educazione che generi maggiore consapevolezza del web e come comportarsi. Il Corecom Sicilia è presente.

“Il tema è oggi centrale, anche per effetto delle più recenti normative europee che hanno previsto l’obbligo per i fornitori di media audiovisivi e per le autorità indipendenti di avviare un percorso di alfabetizzazione digitale non solo dei minori ma anche, più in generale, dei cittadini. In tal senso, il Corecom Sicilia ha già programmato percorsi educativi, che sono condivisi con le Istituzioni regionali, con la Direzione regionale scolastica e con le Università di Palermo, Catania e Messina. Obiettivo: focalizzare la formazione, più che sulle competenze informatiche, sul rapporto tra social e diritti fondamentali, come il diritto alla riservatezza, alla tutela della famiglia, all’identità, che sono tra i valori maggiormente pregiudicati sui social, in modo per lo più inconsapevole. Non sempre, infatti, i minori, ma a volte anche gli adulti, sono consapevoli dei rischi connessi alla pubblicazione di una foto, di un evento, di una informazione personale”.

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