Sac, riparte l'iter di privatizzazione. Uil: "Prima serve il confronto" - Live Sicilia

Sac, riparte l’iter di privatizzazione. Uil: “Prima serve il confronto”

Cgil, Cisl e Ugl chiedono un incontro ai vertici della società di gestione.
Il futuro dell'aeroporto
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CATANIA – L’advisor è stato scelto. Con un anno di ritardo riparte – o forse sarebbe meglio dire (ri)decolla – l’iter per la privatizzazione della Sac, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Catania. Lo studio selezionato dalla commissione  – così come riportato su La Sicilia – è Gianni&Origoni. L’ad Nico Torrisi ha anche annunciato al quotidiano regionale un incontro, anche se ancora informale, per martedì prossimo tra i vertici Sac e gli avvocati dello studio internazionale. Un primo passo per arrivare alla vendita di una quota del pacchetto azionario di Sac. Che dovrà avvenire comunque con l’ok unanime dell’assemblea dei soci. 

La reazione dei sindacati


La notizia ha provocato le reazioni dei sindacati. Mentre Cgil, Cisl e Ugl hanno invitato i manager Sac a convocare un incontro con le parti sociali, la Uil è stata più categorica: “Prima il confronto e poi la privatizzazione”. 

La posizione di Cgil, Cisl e Ugl

“È ripreso il percorso per la privatizzazione dell’ Aeroporto di Catania. Siamo certi che il gestore stia tenendo in conto il valore strategico dello scalo, anche in questo momento così delicato per il trasporto aereo”, scrivono in una nota i sindacalisti di Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporto aereo di Catania.  “È dovere del sindacato salvaguardare anche in operazioni come queste gli interessi di chi lavora a Fontanarossa, e nella nostra veste abbiamo anche un obbligo di tutela e attenzione verso le cittadine e i cittadini e il territorio stesso. – spiegano le segreterie generali – Siamo sicuri che l’AD di Sac, Nico Torrisi, sia già nell‘ottica di guidare nel migliore dei modi questa delicata operazione che ci vede tutti responsabili del futuro di Catania e dell’intera Sicilia orientale”.

La Uil vuole il confronto

Un tono più deciso quello usato dai sindacalisti della Uil. “Nonostante la pandemia abbia fatto crollare del 64 per cento il traffico passeggeri nell’aeroporto di Catania, la società di gestione Sac prosegue e rilancia il progetto di privatizzazione prevedendo anche investimenti strutturali. Sono lavoratrici e lavoratori dello scalo, però, la principale risorsa”. affermano i segretari generali della Uil Catania e della Uil Trasporti Catania-Siracusa-Ragusa, Enza Meli e Salvo Bonaventura, insieme con il componente della Segreteria territoriale UilT, Antonio Oranges. 

Gli esponenti sindacali aggiungono: “All’azienda, così come agli enti-soci di questa, vogliamo sia chiaro che non accetteremo tagli di stipendio, nuove misure di flessibilità, né tantomeno avventurose esternalizzazioni. Ciò vale per Sac e Sac Service. Diciamo no, inoltre, a sconti su qualità e protezione dai rischi che ricadrebbero pericolosamente sulla qualità dei servizi. Per Uil e Uil Trasporti, quindi, è necessario un confronto permanente affinché le esternazioni a mezzo stampa diventino atti concreti che nascono dalla necessaria, doverosa, interlocuzione con le organizzazioni dei lavoratori. Solo così sarà possibile anche per noi, per il Sindacato dei Cittadini, pronunciarci su validità e vantaggi che questa operazione assicura. Siamo di fronte a una scelta impegnativa, che qualcuno definirebbe storica. Non può essere fatta senza la più ampia partecipazione e condivisione di tutti i soggetti coinvolti”. 

I rappresentanti della UilT Catania-Siracusa-Ragusa, Bonaventura e Oranges, sottolineano infine “la richiesta di medesime garanzie e condizioni all’aeroporto di Comiso perché sia attentamente valutato, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, l’impatto di ogni soluzione strategica sul sistema aeroportuale del Sud Est della Sicilia e, quindi, su una parte vitale della rete infrastrutturale regionale e meridionale”.

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