CATANIA – “Non c’è distanziamento sociale, noi chiusi e in ginocchio e invece i mercati sono aperti”. Protestano i leader dei ristoratori a Catania. Lo fanno con un video nel cuore della città, in diretta da piazza Giovanni Verga, dove è in corso il mercato biologico della domenica.
La protesta
Roberto Tudisco, leader dei ristoratori catanesi e gli imprenditori Gianluca Giordano e Mario Urzì, sono andati nel mercato biologico che, in piena zona rossa, è regolarmente in funzione. “Abbiamo decine di dipendenti a casa – dice Urzì – e qui c’è l’inferno, questa è la dimostrazione del fallimento della politica, che ci ha preso come capro espiatorio”.
“Quello che non riesco a capire – aggiunge Urzì – è come sia possibile che in un mercato all’aperto non c’è il distanziamento e invece nei nostri locali, dove garantiamo la distanza, nessuno può entrare
“Filiera in ginocchio”
Tudisco è furioso: “I nostri dipendenti e tutti quelli che appartengono alla filiera della ristorazione non hanno i soldi per comprare neanche il pane, qui, al mercato della domenica, mentre anche i centri commerciali sono chiusi, è possibile acquistare salumi, formaggi, frutta e verdura. Dov’è il distanziamento? Ci sono centinaia di persone”.
Poi l’attacco ai politici: “Siete dei buffoni”.
Sale la tensione
“Questione di qualche giorno – insiste Tudisco – e getteremo i tavoli in mezzo alla strada. I negozi e tutto il commercio a Catania è fermo. Noi da 4 mesi sopportiamo le regole del governo, dobbiamo stare a casa e non possiamo lavorare. Anche le associazioni di categoria che ci dovevano difendere ci hanno bloccati, ma non possiamo andare avanti così”.
C’è evidentemente qualcosa che non torna.
Se la vecchietta che si reca a messa viene fermata per sapere dove sta andando e in tanti scorazzano con le moto e le auto tuning ad alta velocità senza che nessuno li blocchi, siamo sicuramente in mano a nessuno.
Cominciate a mostrare segni di evidente capacità nel gestire questa zona rossa.
Non é il caso di chiederlo al vostro concittadino Musumeci?
Come si dice dalle mie parti, dunni vidunu, e dunni, sbidunu buffoni
Purtroppo è un’amara constatazione, avviene dappertutto, cittadini chiusi in casa per paura del contagio e tanti che invece se ne vanno in giro con spavalderia e magari senza mascherina!
Ma quale “zona rossa”, chi l’ha vista? Non essite: ognuno fa come gli pare. Tranne i ristoratori, che alla fine soembrano essere davvewro gli unici cui ne è imposto il rispetto.
Che vadano a vedere nella grande distribuzione (supermercati centri comm .nessuna regola assembramento con scaffali vuoti
Io sono con Tudisco ho un n g di abbigliamento sn senza un euro chiusi dall’oggi al domani un anno che nn vendiamo senza lo svolgimento di matrimoni compleanni lauree poter uscire ed andare al ristorante quindi un anno sn saltate 3 stagioni rimanenze a go go fornitori che nn si possono pagare bollette arretrate caro Tudisco sn con voi visto che io nn sn rappresentato da nessuno mi associo con voi noi nn. Abbiamo un rappresentante tale da farsi sentire una buffonata i provvedimenti presi prima dal governo e poi da Musumeci che addirittura minaccia di prolungare la chiusura
Quando siamo in zona rossa, non deve esistere lo sport: come corsa a piedi o in bici perché la caccia e anche sport ma e anche chiusa. Poi volevo dire a Musumeci che zona rossa devono essere i paesi e le città più contagiati, non tutta la Sicilia.Grazie a tutti gli incivili che corrono, questa è tutta colpa vostra.