“Il reparto di ostetricia dell’ospedale Cervello di Palermo rappresenta un punto nascita d’eccellenza, capace di garantire circa 1500 parti nell’arco di un anno. È inaccettabile che una grande parte dei posti letto disponibili siano stati dedicati ai pazienti covid-19, tagliando i servizi, tant’è vero che nell’immediato futuro si prospetta la totale chiusura del reparto già ridimensionato nelle sue funzionalità”. A dichiararlo è Vincenzo Figuccia deputato all’Ars e commissario provinciale della Lega per Palermo.
“Più del 50% delle donne assistite dall’ospedale Cervello, – prosegue Figuccia – sono classificate come “gravidanze ad alto rischio”, inoltre, non esiste un punto nascita limitrofo capace di prestare assistenza emergenziale alle donne partorienti. Il tasso di contagio da covid-19 in Sicilia è attualmente tra i più alti d’Italia ed è indubbio che siano necessari maggiori posti disponibili per i pazienti covid, in modo da affrontare adeguatamente la crisi sanitaria”
“Diversi cittadini in queste settimane, – continua il deputato – organizzandosi attraverso social e siti internet, hanno manifestato il loro dissenso chiedendo un passo indietro rispetto l’ipotesi di una chiusura del reparto”.
“Per le motivazioni descritte, stamane ho depositato un’interrogazione parlamentare, – conclude Figuccia – in modo da sapere quali provvedimenti intendano attuare al fine di garantire il diritto alla maternità, attraverso il ripristino delle piene funzionalità del reparto di ostetricia dell’ospedale Cervello di Palermo”.