Mafia di Porta Nuova: dalla condanna a 13 anni all'assoluzione

Mafia di Porta Nuova: dalla condanna a 13 anni all’assoluzione

Verdetto ribaltato in appello per tre imputati

PALERMO – Assolti dopo avere rischiato la stangata ed essere finiti in carcere dove rischiavano di rimanere a lungo. La Corte di appello ha assolto Maurizio Pecoraro, Agostino Catalano e Nunzio La Torre, imputati con l’accusa di avere fatto parte del mandamento di Porta Nuova.

La decisione è della Corte di appello di Palermo che ha accolto le tesi difensive degli avvocati Rosanna Vella, Angelo Formuso, Raffaele Bonsignore, Antonio Turrisi e Vincenzo Giambruno.

Erano stati processati assieme a boss e gregari del mandamento di Porta Nuova per i quali le condanne sono ormai definitive. Si tratta del processo nato dal blitz dei carabinieri denominato “Pedro” dal nome di Calogero Lo Presti, che tutti chiamano “zio Pietro”, reggente del mandamento.

In primo grado i tre imputati erano stati assolti. In appello il verdetto fu ribaltato e arrivarono pene pesantissime fra 12 e 13 anni. La Cassazione, che confermò l’impianto accusatorio per gli altri imputati, annullò la sentenza per i tre,ordinando un nuovo processo di appello al termine del quale, ora, sono arrivate le assoluzioni.


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