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LiveSicilia.it / Cronaca / Covid, inizia la protesta dei ristoratori: “Non ci fermiamo”

Covid, inizia la protesta dei ristoratori: “Non ci fermiamo”

Rabbia in piazza: “Basta con le parole, quella di oggi è solo la prima protesta, siamo stanchi e non abbiamo futuro”. (foto di Dario Azzaro)
CATANIA
di Antonio Condorelli
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CATANIA – “Basta con le parole, quella di oggi è solo la prima protesta, siamo stanchi e non abbiamo futuro”. I ristoratori scendono in piazza con i cartelli e i fischietti, contro le restrizioni anticovid, “la classe politica” e “le associazione rappresentative che ci hanno traditi”. A Catania, un gruppo di imprenditori ha fondato anche il Movimento dei ristoratori. “Lo scopo – spiega a LiveSicilia Roberto Tudisco – è quello di ottenere tutela per i nostri diritti e fare sentire la nostra voce ai piani alti”.

“Filiera bloccata”

In 300 hanno protestato nel cuore di Catania. “Le nostre attività sono ferme – dice Tudisco – non possono produrre, c’è un’intera filiera bloccata. E non sappiamo come definire i politici, da un giorno all’altro hanno bloccato un’intera categoria. Siamo a quattro mesi di stipendi, di incassi”.

Roberto Tudisco, leader dei ristoratori (video di Dario Azzaro)

“Traditi dalle associazioni”

Il nuovo Movimento dei ristoratori nasce, come rivendica il direttivo, in “alternativa” alle tradizionali associazioni di categoria, che “ci hanno traditi nei momenti più difficili”.

Nel direttivo, oltre a Roberto Tudisco, sono presenti Mario Urzì, Luigi Posa, Giuseppe Rizzo , Gianluca Giordano , Rosario Caruso , William Cioffi ,Edoardo Guarnera e Sandra Di Bella.

“Stiamo morendo”

“Noi stiamo morendo, cerchiamo di salvarci con le nostre mani. Le scorte di cibo sono finite, il popolo ha fame – tuona Tudisco – è finita. Adesso ci rappresentiamo da soli e ci stiamo ramificando a livello nazionale.

Le richieste

I ristoratori chiedono “indennizzi” e non “ristori farsa”. “Sino a questo momento, per gli ultimi 4 mesi – dicono – abbiamo ricevuto soltanto il 15% del mancato fatturato di un mese. I nostri dipendenti attendono ancora la cassa integrazione”.

“Stiamo finendo sul lastrico – conclude Roberto Tudisco – ma quella di oggi è solo la prima di numerose iniziative”.

Pubblicato il 27 Gennaio 2021, 13:1628 Gennaio 2021, 16:20
2 Commenti Condividi
Commenti
  1. Pietro 1 mese fa

    Per dare forza alla protesta, suggerisco ai ristoratori di scendere in piazza dichiarazione dei redditi degli ultimi cinque anni alla mano e farne volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi perdite che stanno subendo.

    Rispondi
  2. GERO 4 settimane fa

    Forse se avessero dichiarato tutto avrebbero ottenuto ristori più alti…..

    Rispondi

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