Mafia, blitz a Tommaso Natale, tutti in carcere tranne quattro - Live Sicilia

Mafia, blitz a Tommaso Natale, tutti in carcere tranne quattro

Il gip non convalida il fermo, ma dispone la misura cautelare. "Spregiudicati e violenti"

PALERMO – Il giudice per le indagini preliminari Lorenzo Jannelli non convalida il fermo ma dispone la misura cautelare per tutti gli indagati del blitz dei carabinieri che ha colpito il mandamento mafioso di Tommaso Natale.

Restano tutti in carcere, tranne Carmelo Barone e Francesco Finazzo, difesi dagli avvocati Giovanni Sagone e Massimiliano Molfettini. Ai domiciliari Carmelo Bonomolo e Baldassarre Rizzuto, difesi dagli avvocati Ninni Reina, Giovanni Castronovo e Giuseppe Reina.

Se da un lato secondo il gip mancavano i presupposti per disporre il fermo, dall’altro lo stesso giudice sottolinea la spregiudicatezza e la violenza degli indagati, capaci di condizionare il tessuto economico della città attraverso pesanti intimidazioni ed estorsioni. Nonché la capacità di inquinare le prove. Ecco perché meritano quasi tutti il carcere come richiesto dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, e dai sostituti Dario Scaletta, Amelia Luise e Felice de Benedittis.


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