“È passato un anno dal ricovero della coppia cinese allo Spallanzani. I primi sentimenti degli italiani erano di sbigottimento e timore, ma il messaggio dallo Spallanzani è stato ‘non abbiate paura’, echeggiato da un grande Papa come Giovanni Paolo II. La nostra vita è stata trasformata”. Così il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, durante la conferenza stampa di presentazione del libro ‘Il senso dell’insieme” presentato nel centro di alta eccellenza per le malattie infettive romano. “Da quel giorno tutto è iniziato – ha aggiunto Vaia – Dall’isolamento del virus nel laboratorio di Virologia dello Spallanzani diretto dalla dottoressa Capobianchi, alle terapie innovative e poi fino al vaccino. La cura della coppia cinese è stato un grande orgoglio della sanità della Regione Lazio e dell’Italia”. (ANSA).
“Coppia di cinesi con la febbre”, così il Covid arrivò in Italia un anno fa

Il direttore dello Spallanzani di Roma: "I primi sentimenti degli italiani? Sbigottimento e timore"
Non a caso lo Spallanzani ha partecipato attivamente agli studi del futuro vaccino interamente italiano Reithera attualmente in fase uno di sperimentazione e che fra tutti quelli nati finora, compresi quelli russi e cinesi (non me ne vogliano i 5 stelle), sta dando i migliori risultati anche come minori possibili effetti collaterali…..
Ma dove sono queste terapie innpvative? dov’è il vaccino. Si parla di cose astratte, di concreto siamo con la benda in faccia e costretti a non muoverci.
La coppia di cinesi non contagiò nessuno, fu subito isolata e infatti a Roma per mesi non vi furono casi di covid. I focolai italiani scoppiarono in Lombardia, a Codogno, e in Veneto a Vo euganeo, tra italiani che non avevano avuto alcun contatto con i cinesi.
Inoltre il ceppo della coppia di turisti cinesi era quello diffuso a Wuhan, mentre il ceppo padano del covid era quello europeo.