Gelosia e il tarlo del tradimento dietro l'omicidio di Roberta - Live Sicilia

Gelosia e il tarlo del tradimento dietro l’omicidio di Roberta

Continue liti, minacce e botte anche davanti ai genitori
IL DELITTO DI CACCAMO
di
2 min di lettura

PALERMO – Roberta Siragusa diceva di amarlo. Un amore tale da passare sopra di tutto, comprese le botte e le minacce. Non ha ascoltato i consigli dei genitori e degli amici. Le dicevano che l’unica cosa da fare era liberarsi della gelosia ossessiva di Pietro Morreale, il diciannovenne che l’avrebbe uccisa a Caccamo. Lui ha detto una sola frase: “Non l’ho uccisa io, si è data fuoco e si buttata”, poi il silenzio.

Litigavano persino davanti ai genitori. Pugni e schiaffi a casa o in pizzeria. L’ultima volta avevano litigato una settimana fa. C’era qualcosa che aveva reso la relazione fra i due ragazzi ancora più turbolenta. Pietro le aveva confessato di averla tradita, almeno così racconta qualcuno che la conosceva bene e ne aveva raccolto le confidenze, e Roberta diceva di volersi vendicare alla stessa maniera.

Forse è questo che ha scatenato la follia omicida del ragazzo. O forse sono stati i messaggi che la sera del delitto Roberta si scambiava con un amico.

Sta di fatto che sono usciti insieme da casa di Roberta, dove avevano mangiato una pizza, e la diciassettenne è andata incontro alla morte. Una morte terribile stando alle prime indagini: uccisa probabilmente con il colpo di qualche oggetto alla testa e poi in parte bruciata nel tentativo di fare sparire il corpo, poi abbandonato in un dirupo.

Alcuni amici descrivono Pietro come un ragazzo aggressivo, che fumava spinelli. Una volta Roberta gli aveva strappato “una canna” dalla bocca per gettarla dal finestrino e lui le aveva reagito facendole un occhio nero.

L’amore che legava, nonostante tutto, Roberta a Pietro negli ultimi tempi era finito. Lei aveva deciso di lasciarla, raccontano gli amici, ma aveva paura per se stessa e per i familiari.

I genitori la notte tra sabato e domenica erano convinti che la figlia avesse deciso di restare a casa. Roberto aveva mal di pancia. Verso le 23, lei era andata in camera da letto e li aveva svegliati “Sto uscendo torno verso l’una”, ha detto Roberta. Che a casa non è più tornata.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI