Riqualificazione Santa Marta: le proposte di Pd e Ugl - Live Sicilia

Riqualificazione Santa Marta: le proposte di Pd e Ugl

Il dibattito sul progetto tiene banco nel dibattito pubblico cittadino.

Catania –  Il dibattito sul progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Santa Marta tiene banco: gli interventi del segretario del Pd, Angelo Villari e del segretario dell’Ugl catanese Giovanni Musumeci.

Pd: “Progetto inadeguato”

“Sulla vicenda della riqualificazione dell’area dell’ex ospedale “Santa Marta” di Catania”  nel quartiere storico “Antico Corso” e la valorizzazione dell’edificio settecentesco d’impronta vaccariniana, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha commesso un errore sia nel merito, sia nel metodo adottati, presentando una soluzione progettuale  che ha suscitato giuste critiche  e perplessità tra i cittadini del quartiere e nella città”. Ad affermarlo è Angelo Villari, segretario del Partito democratico Etneo. 

“Il progetto presentato, che per fortuna non è ancora definitivo – aggiunge il segretario – è apparso inadeguato alla stragrande maggioranza dei catanesi, al mondo dell’associazionismo e, in particolar modo, alle realtà che operano nel settore culturale e dei beni culturali, dell’ambiente, delle professioni, dei tecnici, delle istituzioni universitarie, perfino dal Sindaco e da gran parte della politica,  lontana certamente dal PD. Perchè – sottolinea –in una realtà come quella catanese che va riqualificarla e valorizzata, la presentazione di un progetto non discussa con la città  è apparso irragionevole rispetto alle legittime aspettative di tutti”.

“Coinvolgere il quartiere”

“Il Partito Democratico, ritenendo giusta la valorizzazione della struttura e dell’edificio in questione e non volendo entrare nello specifico progettuale, ritiene, prima d’ogni altra cosa, che qualsivoglia idea debba essere discussa intanto con gli abitanti del quartiere “Antico Corso”, un rione che patisce l’assenza di verde e spazi aperti, di luoghi di incontro e di aggregazione, di spazi culturali. E, naturalmente con il resto della città che in quell’area identifica la propria storia, così ricca di beni culturali: dal vicino teatro greco-romano, Il monastero dei Benedettini, la via Crociferi, eccellenza del barocco, Patrimonio dell’Umanità”. 

“Le tante associazioni, gli ordini professionali, le organizzazioni sociali, ambientali e culturali, l’Università, la politica e la stessa amministrazione comunale, non possono rimanere ai margini di  questa scelta, ma devono essere pienamente coinvolti e partecipi – conclude – È con questo spirito che il Partito Democratico lancia l’idea di indire un “concorso di idee” aperto a tutti, al quale ci auguriamo i, tanti partecipino, tecnici affermati e giovani, per definire progetti e suggerire soluzioni che propongano scelte in sintonia con le aspettative del quartiere, del contesto in cui esso è inserito e della città. Una scelta, quindi, ampia e partecipata per definire un  progetto con il quale Catania e i catanesi si possano realmente identificare”.

L’intervento dell’Ugl

Sul progetto di riqualificazione dell’ex ospedale “Santa Marta” di Catania, interviene anche la Ugl etnea con il segretario territoriale Giovanni Musumeci. “La nostra organizzazione sindacale, nei mesi scorsi, si era già espressa sulla validità dell’operazione di valorizzazione del complesso che, per decenni, ha ospitato uno dei principali nosocomi della città. Abbiamo ritenuto importante, prima di tutto, l’idea che il vecchio edificio, una recuperato con la demolizione dell’attuale prospetto e restituito al suo splendore architettonico, possa servire ad ospitare gli uffici del servizio Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Catania. Per noi si tratta di una scelta di buon senso assunta dalla Regione siciliana, utile peraltro nell’ottica del programma di razionalizzazione dei fitti, oltre che pienamente aderente con il contesto storico rappresentato da questo immobile.

“Impatto ambientale minimo”

Quanto all’elaborato complessivo, voluto dall’Amministrazione regionale, non volendo entrare nel merito della proposta adottata anche per rispettare il lavoro dei validi professionisti coinvolti, pensiamo che il risultato finale debba essere quello connesso ad un impatto ambientale minimo – sottolinea il leader del sindacato catanese. In questo senso, quindi, crediamo che sia più opportuno ridurre drasticamente il livello di cubatura ed aumentare gli spazi a verde e l’arredo urbano, così da offrire all’intero quartiere uno spazio vivibile e, perché no, anche bella da vedere (sull’esempio dell’ottimo progetto di rinascita di piazza Cutelli). E’ chiaro che, su questa base, non dovrà mancare il supporto del Comune in termini di attività di manutenzione e sorveglianza di questa come delle altre aree a verde del territorio, anche grazie all’aiuto di sponsor privati. Come Ugl, quindi, auspicando il più ampio coinvolgimento dei cittadini e di tutte le realtà associative e sociali, chiediamo di fare presto e bene su questo e sugli altri progetti in itinere. Ci auguriamo, infatti, che anche sui padiglioni dell’ex “Vittorio Emanuele” (che vediamo più idonei come locali da utilizzare per iniziative rivolte alla società, vedi poliambulatorio sociale e centro di aggregazione giovanile), l’edificio dell’ex “Ferrarotto” (ottimo come “casa dello studente”) e la struttura del già “Ascoli Tomaselli”, dove dovrà sorgere il centro direzionale della Regione siciliana, non si perda più tempo perché questo vuol dire lavoro e ricaduta economica su tutto il contesto cittadino che ne ha davvero bisogno.”


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