Buoni spesa, sanzioni e controlli: "Non sono tutti 'furbetti'" - Live Sicilia

Buoni spesa, sanzioni e controlli: “Non sono tutti ‘furbetti'”

L'assessore Mattina: "Chi non ha i requisiti non li chieda". Le cifre dei controlli.

Poverissima Palermo. E affamata, come è sempre stata. Percossa dalla pandemia, l’ultimo flagello in catalogo. Quando l’assessore Giuseppe Mattina, che ha l’ingrato compito delle Attività sociali, dice, come ha detto a LiveSicilia.it: “Palermo non è una città alla fame”, intende dire che non ci sono persone che muoiono letteralmente per mancanza di sostentamento materiale (forse). Ma il pititto, condizione esistenziale inemendabile, è una piaga antica e rinnovata.

I buoni spesa e i numeri del Comune

“Per i mesi di aprile e maggio – riassume una nota di Palazzo delle Aquile – su fondi di protezione civile, comunali e le donazioni dei cittadini sono stati erogati direttamente buoni spesa a 13.361 famiglie per 40.393 persone complessive per un totale di 4.095.951,85 di euro. I controlli hanno portato a trentaquattro segnalazioni della Guardia di Finanza e sanzioni per circa trentun mila euro. Ci sono state anche settanta segnalazioni, fatte direttamente dagli uffici per recuperare le somme; 562 annullamenti dopo la presentazione delle domande da parte direttamente degli utenti dopo l’avvio dei controlli”. Chi si è spontaneamente ‘ravveduto’ ha evitato, cioè, di incorrere in sanzioni. Mentre – ricorda il comunicato – alle richieste non conformi e prive dei requisiti previsti che hanno perso il beneficio, dovendolo restituire interamente, sono stati applicate sanzioni pari a 3 volte il beneficio goduto. “I controlli sono stati intensificati e questo ha portato un rallentamento nell’erogazione dei buoni del mese di dicembre proprio per potenziare i controlli ed evitare ulteriori abusi, infatti verranno convocate tutte le persone che hanno dichiarato dati incongruenti con le rispettive posizioni anagrafiche e reddituali (confronto con le piattaforme del reddito di cittadinanza) per le necessarie verifiche”. Da giugno fino a oggi, oltretutto: “Sono stati erogati buoni spesa per un totale di €3.020.185,15”. Al centesimo.

“Ma non sono furbetti”

“Chi non ha i requisiti si astenga dal richiedere – commenta l’assessore Mattina – perché oltre a commettere un reato blocca anche chi ha diritto e prolunga i tempi di erogazione. I controlli saranno intensificati e chi non ha diritto verrà sanzionato. Nel frattempo, continua l’attività di sostegno a chi è in difficoltà in sinergia con tutte le forze sociali. Noi siamo comunità”. E poi aggiunge: “La parola ‘furbetti’ non la uso, almeno non in senso generale, a prescindere dalle situazioni. Si tratta, in qualche caso, di gente che comunque sopravvive e si trova in condizioni difficili, però le regole vanno rispettate e non si può cercare di prendere qualcosa che non spetta, togliendolo ad altri”. Dice il sindaco Leoluca Orlando : “Nessuno è rimasto e rimarrà solo, grazie al grande sforzo di tutti, dal Comune al mondo del volontariato, alla Protezione Civile. Un motivo in più perché sia intollerabile il comportamento di chi vuole speculare su un momento di grande difficoltà. L’organizzazione del servizio, l’utilizzo del digitale, l’incrocio delle banche dati e la collaborazione con le forze dell’ordine hanno consentito di raggiungere il doppio obiettivo: sostenere le persone e le famiglie in difficoltà ed allo stesso tempo individuare e colpire chi prova a speculare”.

La lotta contro la povertà

Sempre in quell’intervista, l’assessore Mattina ha ricordato gli sforzi dell’amministrazione sul territorio per cercare di dare sollievo all’indigenza: “Abbiamo erogato buoni spesi per migliaia di famiglie, a Palermo, tra aprile e maggio, di cui settecento allo Zen. E quando c’erano problemi burocratici siamo intervenuti direttamente con i pacchi della spesa per altre quarantamila famiglie”. L’Agenzia sociale per la casa ha preso in carico più di milletrecento nuclei familiari in emergenza abitativa. Contro la povertà si lotta. Riuscire a eliminarla, per tanti motivi, molti dei quali oggettivi, è un altro discorso.

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