Skip to content
Sezioni
LiveSicilia
Cerca
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa
Cerca
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Cultura e Società
LiveSicilia.it / Cronaca / “Carte false” per i ristori Covid: inchiesta e sequestri a Palermo

“Carte false” per i ristori Covid: inchiesta e sequestri a Palermo

Guardia di finanza
Indagati i titolari di due distributori di benzina: "Hanno avuto soldi che non gli spettavano". Controlli a tappeto
GUARDIA DI FINANZA
di Riccardo Lo Verso
1 Commenti Condividi

PALERMO – Avrebbero intascato i soldi dei ristori destinati agli imprenditori colpiti dall’emergenza Covid presentando una documentazione falsa. La Procura di Palermo ha disposto due sequestri nei confronti di altrettanti titolari di distributori di benzina.

Il lavoro dei finanzieri del Comando provinciale di Palermo è solo all’inizio. Ci sono tante altre pratiche finiti sotto osservazione. I due casi finora emersi non sarebbero isolati, ma la spia di un fenomeno dai numeri importanti. Il sistema basato sulle auto certificazioni avrebbe prestato il fianco a chi fatto carte false.

Sarebbe accaduto con Alessio Amico, 30 anni, e Davide Montagna, di 32. Al primo sono stati sequestrati poco più di 34 mila dei quasi 69 mila ricevuti dallo Stato. Per Montagna il sequestro riguarda l’intera somma ottenuta, di poco superiore a 55 mila euro. Non avrebbe avuto diritto ad alcun aiuto poiché il suo fatturato aveva superato i cinque milioni di euro.

Leggi notizie correlate

• Fermata per il Covid arrestata per droga: donna corriere della cocaina

• Dal festino a luci rosse al racket: il pizzo rinviato per il Covid

• Il prefetto di Palermo: "Contagi dopo riunioni fra amici e parenti"

Il sequestro, già convalidato dal giudice per le indagini preliminari, è stato chiesto d’urgenza dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Giorgia Spiri e Giacomo Brandini per evitare che il denaro andasse disperso. I due imprenditori sono stati denunciati per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Con il “decreto rilancio” dello scorso maggio, dopo i durissimi mesi di lockdown, il governo Conte ha stabilito di aiutare con contributi a fondo perduto coloro che hanno subito i danni maggiori dal punto di vista economico.

Gli imprenditori dovevano presentare, per via telematica, un’istanza all’Agenzia delle Entrate, con l’indicazione della sussistenza dei requisiti, tra i quali quello di aver conseguito, nel 2019, ricavi inferiori a 5 milioni di euro. Il ristoro viene poi calcolato applicando una percentuale sulla differenza tra i fatturati di aprile 2019 e aprile 2020, a condizione che la contrazione sia comunque superiore ai due terzi.

I due indagati avrebbero indicato nella domanda un fatturato 10 volte inferiore rispetto a quello effettivo.

Il lavoro gruppo Tutela entrate del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo va avanti. La Procura e il comando generale della Finanza stanno estendendo i controlli “per assicurare soprattutto in questo periodo di grave emergenza sanitaria ed economica con cui si sta misurando il nostro Paese – spiega il colonnello Gianluca Angelini – la tutela degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole”.

L’imperativo è stanare i furbi per aiutare chi ha davvero bisogno e sono in tanti in un Paese che arranca. Ci sono imprenditori alla canna del gas che diventano preda facile di estorsori e usurai. Non c’è settore che non stia attraversando un periodo buio.

Molti imprenditori e commercianti non apriranno più le loro attività. Sono mesi che Livesicilia racconta la crisi economica, che non risparmia nessuno o quasi: titolari di pub, ludoteche, agenzie di viaggi, ristoratori, albergatori. E si tratta purtroppo di una rassegna limitata di chi sta affrontando una crisi senza precedenti. Una crisi dove il buco è enorme e le risorse messe a disposizione per tapparlo sono scarse.

Tags: Covid Palermo · covid sicilia · crisi Covid · decreto ristori · finanza-palermo · inchiesta della finanza · ristori · ultime notizie Covid

Pubblicato il 1 Febbraio 2021, 07:291 Febbraio 2021, 13:19
1 Commenti Condividi
Commenti
  1. Francesco 4 settimane fa

    “L’imperativo è stanare i furbi per aiutare chi ha davvero bisogno e sono in tanti in un Paese che arranca”……………giustissimo e che ciò valga anche per bonus, reddito di cittadinanza ed agevolazioni di tutti i tipi per i quali l’Italia, questo sì, è assolutamente prima nel mondo. Anzi dovrebbero essere i veri nonchè onesti destinatari di tutte queste misure a denunciare per primi queste cose non appena ne venissero a conoscenza, perchè se dovessero finire i fondi in mille rivoli così com’è adesso le vere vittime sarebbero proprio coloro che ne hanno “vero” bisogno…..

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Live Sicilia

Foto e Video

Rifiuti per centinaia di metri: il video choc da Brancaccio

Partono le vaccinazioni all'hub della Fiera VIDEO

Palermo, il nuovo hub vaccinale della Fiera FOTO

Il dirigente della Mobile: "Ad Adrano le istituzioni ci sono"

Apple Premium Reseller
0 Commenti Condividi

R-STORE. Stessa mela ma su un grande albero

di Sponsorizzato
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa

Direttore Resp. Salvo Toscano - Aut. del tribunale di Palermo n.39 del 17/10/2008
Sede legale: Via Giuseppe La Farina nr. 3 - 90141 Palermo - Ufficio Registro delle imprese di Palermo nr. REA 277361 - P.I. 05808650823 - Capitale Sociale: 50.000 euro interamente versati
Tel. 0916119635 - Email: redazione@livesicilia.it - amministrazione@livesicilia.it - commerciale@livesicilia.it
Livesicilia.it Srl è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione al numero 19965.

Privacy Policy
Contatti
Pubblicità
RSS LiveSicilia