Decesso sospetto, Piazza a processo, il legale: “È estraneo” - Live Sicilia

Decesso sospetto, Piazza a processo, il legale: “È estraneo”

Il Gip Giuseppina Montuori ha deciso che servirà un processo per chiarire le cause della morte di Agata Fazio.

CATANIA – L’ipotesi è omicidio colposo, ma la procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione. Il Gip Giuseppina Montuori ha deciso che servirà un processo per chiarire le cause della morte di Agata Fazio. C’è un nome eccellente del mondo dell’oncologia catanese che andrà a processo, Diego Piazza, sullo sfondo una battaglia tra i periti per determinare cosa è accaduto nel Garibaldi Nesima l’11 dicembre 2018.

L’imputazione

I sostituti procuratori Angelo Brugaletta e Martina Bonfiglio – come ha reso noto l’Ansa – hanno depositato l’imputazione a carico di Diego Piazza: omicidio colposo. La signora Fazio viene sottoposta a un intervento in laparoscopia nell’ospedale Garibaldi, e perde la vita l’11 dicembre 2018. A denunciare Piazza erano stati i due figli della donna, Marco e Vincenzo Piso, assistiti dall’avvocato Arduino La Porta. I due fratelli, assieme ad altri due familiari, sono parti lese nell’inchiesta.

La contestazione

I Pm contestano al medico di avere eseguito “in modo tecnicamente non corretto il 22 novembre del 2018 un intervento chirurgico in via laparoscopica sulla paziente già affetta da adenocarcinoma” provocando la “perforazione di un’ansa intestinale”.

La perforazione avrebbe causato un “versamento enterico endoperitoneale cui non era possibile porre rimedio con successiva operazione chirurgica il 24 novembre del 2018″, cosi’ “cagionando la morte della paziente avvenuta per shock settico e Mof da peritonite secondaria a lacerazione iatrogena”.

La replica

Piazza è assistito dall’avvocato Carmelo Peluso

“Prendiamo atto – dice Peluso a LiveSicilia – della imputazione imposta del Gip dopo una richiesta di archiviazione fondata su una consulenza tecnica redatta da professionisti fiduciari competenti, severi e imparziali”.

Secondo Peluso, “il GIP è stato indotto a valutare solo i risultati della consulenza delle presunte parti offese che contiene molte palesi inesattezze anche in fatto”.

“Rispetteremo comunque le decisioni del giudice – conclude l’avvocato – e metteremo in campo ogni risorsa che la legge consente per fare emergere l’unica cosa che non si può nascondere: la verità. Una verità che può condurre solo alla esclusione di ogni responsabilità del Dott. Piazza per quanto ingiustamente contestato”.

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