PALERMO- In Sicilia sono circa 163 mila i vaccini distribuiti su una platea di 200 mila. Il report dei vaccini anti Covid nel portale del ministero assegna alla nostra regione la percentuale del 78,7 per cento con 158.198 dosi somministrate su 201.115, un totale un po’ al ribasso rispetto agli ultimi aggiornamenti. Quattordici regioni registrano una performance migliore, almeno secondo i dati di Roma che però vanno, appunto, ritoccati al rialzo con l’ultimo numero – 163 mila – calcolato dall’assessorato alla Sanità stamattina. Una posizione mediana tra il 67,5 per cento della Liguria e il 98,3 per cento della Campania. La fascia d’età con più somministrazioni – all’interno delle categorie prioritarie del primo trimestre, personale sanitario e anziani della Rsa – è quella tra i cinquanta e i cinquantanove anni. Il sessantuno per cento ha ricevuto la seconda dose, completando il cerchio.
Chi non si è vaccinato
Ma negli ospedali, o nelle strutture sanitarie in genere, c’è anche chi non si è vaccinato. Una percentuale di poco inferiore al venti per cento, con l’avvertenza: non sono soltanto ‘obiettori’, cioè persone che hanno scelto di non vaccinarsi, nell’insieme devono essere considerati quelli che non hanno potuto per ragioni di salute, molti dei quali riceveranno comunque il vaccino. In ogni caso – è quanto filtra dall’assessorato – la percentuale non viene considerata troppo rilevante ed è la media di conteggi che variano da ospedale a ospedale, talvolta con differenze significative. L’obiezione vaccinale di chi indossa il camice è un argomento spinoso che, nel recente passato, ha sollevato molto polemiche.
Quando arriveranno i vaccini?
Come è riassunto nella sintesi sulle pagine del ministero della Salute, ecco le categorie prioritarie: operatori sanitari, residenti e personale delle Rsa e persone di età avanzata. Un vasto programma che si è già inceppato per la nota vicenda degli approvvigionamenti. Oggi, in Sicilia, arrivano altre cinquemilacinquecento dosi di Moderna. Si naviga, ovunque, un po’ a vista. In Sicilia, gli ultraottantenni dovrebbero vaccinarsi tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo. Il commissario nazionale, Domenico Arcuri, ha più volte lanciato l’allarme: “Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto”. Bisogna aggiungere una considerazione: il piano vaccinale che in qualche punto offre qualche smagliatura logica è stato predisposto quando ancora si pensava che non ci dovessero essere intoppi. P
Quei ‘baby vaccinati’
Baby vaccinati, si potrebbero definire con un pizzico di leggerezza. E’ la fascia di età tra i sedici e i diciannove anni che ha ricevuto almeno una dose, secondo lo schemino ministeriale: 1.681 in tutto il territorio nazionale, 209 in Sicilia. Chi sono? Secondo una rapida verifica, sono figure del personale delle Rsa, tirocinanti – il ranking indica una media prestabilita, non è detto che ci siano sedicenni – o di strutture sanitarie ‘esterne’.
La Sicilia ‘zona arancione’
La Sicilia, da oggi, è zona arancione. Qui (LEGGI) l’ordinanza del presidente Musumeci. “Speriamo che nel mese di aprile si possa arrivare ad una riapertura che metta gli operatori economici nelle condizioni di tornare a lavorare e quindi di tornare a guadagnare e di uscire da questo tunnel dove il buio sembra avere spento ogni speranza – ha detto il presidente della Regione, qualche giorno fa -. La speranza rimane in vita: lo abbiamo visto e lo vedremo di più nelle prossime settimane. Ma la speranza va alimentata non soltanto dalla forza di ciascuno di noi, ma anche dai comportamenti di ciascuno di noi”.
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non è essere obiettori o negazionisti, opinione strettamente personale, le controindicazioni del vaccino sono tante, in caso di danni gravi è lo stato Italiano che dovrebbe sisarcire ( e sappiamo benissimo come lo stato italiano risarcisce… vabbhè pure le case farmaceutiche non sono da meno) per me spero che sia chiamato per ultimo cioè nel frattempo che vi siano piu’ certezze e miglioramenti, considero pure che non vaccinarsi è molto rischioso, nel senso, si puo’ capitare che uno possa essere Asintomatico, che si possa contrarre il covid in forma leggera, Ma coloro che sono in terapia intensiva specie quelli intubati e in coma farmacologico a causa del covid con la polmonite bilaterale, è certo che sono gravissimi, (chi ha amici o parenti in ospedale sa benissimo a cosa si va incontro) le complicazioni del virus sono tremende per il nostro organismo, quindi è preferibile non ammalarsi di covid o almeno non arrivare mai in terapia intensiva, quindi bisogna vaccinarsi, nonostante le mie remore e lo faro’ quando sarà il mio turno.
Personalmente sono favorevole (quando ovviamente ci sarà il promettente vaccino interamente italiano Reithera studiato con lo Spallanzani e non prodotti americani, inglesi, cinesi o russi) tuttavia vorrei far presente che non è stato ancora scritto in nessun documento ufficiale di legge l’obbligatorietà di vaccinazione per personale medico o comuni cittadini. Questa obbligatorietà esiste per tutti solo presso i nostri (pardon dei 5 stelle) cari amici cinesi…..
Prima che i cittadini vengano tutti vaccinati quante persone dovranno morire per una sanità normale che ormai non esiste quasi più ????