Assunzioni pilotate a Favignana, parla il sindaco Tranchida - Live Sicilia

Assunzioni pilotate a Favignana, parla il sindaco Tranchida

Dichiarazioni spontanee durante l'udienza di stamattina

TRAPANI – L’indagine era stata condotta dalla guardia di finanza e rappresenta un troncone dell’indagine “Aegades” che la scorsa estate ha sconvolto la vita amministrativa delle Egadi, portando alle dimissioni dell’allora sindaco Giuseppe Pagoto, raggiunto da ordine di custodia cautelare ai domiciliari, successivamente trasformato in di dimora nel comune di Trapani, Erice e Valderice. I fatti riguardano il meccanismo messo in atto, secondo l’accusa, dai due Sindaci, Giacomo Tranchida – quando era Sindaco di Erice e in continuazione da Sindaco di Trapani e Giuseppe Pagoto, da sindaco di Favignana, per agevolare il percorso burocratico di due lavoratori ASU in servizio ad Erice, con una prima sistemazione definitiva al comune di Favignana per raggiungere il traguardo finale: andare a prendere servizio presso il comune di Trapani.

In pratica, sempre secondo l’accusa rappresentata dai sostituti procuratori Matteo Delpini e Rossana Penna, tra i due comuni veniva stipulata una convenzione che permetteva il trasferimento dei due ASU a Favignana, Comune che in organico non aveva dipendenti Asu. Dopo alcuni mesi questi lavoratori venivano dal comune di Favignana stabilizzati e pochi mesi dopo, a seguito di una intesa questa volta tra il comune di Trapani (dove nel frattempo si era insediato, dopo aver retto da sindaco per dieci anni il Comune limitrofo di Erice, proprio Giacomo Tranchida) e sempre Favignana, i due ex ASU, ormai stabilizzati, venivano trasferiti al comune di Trapani. L’accusa, per i due amministratori del tempo, è di falso in atto pubblico e turbata libertà di procedimento del contratto. Per loro i due PM, Penna e Delpini, hanno chiesto il rinvio a giudizio assieme ad altri quattro imputati: l’ex comandante della Polizia Municipale delle Egadi, Filippo Oliveri, e i funzionari comunali Patrizia Salerno, Vincenzo Barone e Leonardo Di Benedetto. Il Giudice per le udienze preliminari, nell’udienza di stamattina, ha consentito a Giacomo Tranchida di fare dichiarazioni spontanee e il sindaco di Trapani, in oltre un’ora di intervento, ha prodotto documenti a testimonianza del suo corretto agire.

Lo stesso ha fatto il dottor Di Benedetto, ai tempi segretario comunale. Il Sindaco ha richiamato la PG e i PM ad applicare la legge regionale che consentiva il suo operato e non già la legge Madia inapplicabile agli ASU siciliani. Questi, secondo Tranchida, avevano non solo titolo ma diritto al nulla osta per la mobilità e se non lo avesse concesso sarebbe intervenuta la Regione concedendolo di imperio, attuando la normativa. Il GUP ha rinviato tutto al sedici marzo. In quella data ci saranno le conclusioni dei PM.

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