Continua la battaglia per l’istituzione delle Zone franche montane in Sicilia. Ancora una volta teatro della mobilitazione è stato lo svincolo autostradale di Irosa, dove il comitato ha riavviato le iniziative di sensibilizzazione della deputazione di Camera e Senato eletta in Sicilia affinché vengano esitate “a strettissimo giro”, dai due rami del Parlamento, le disposizioni concernenti l’istituzione delle Zfm di Sicilia. Disposizioni approvate all’unanimità dall’Ars il 17 dicembre 2019.
La legge al momento è ferma alla sesta Commissione finanze tesoro del Senato, presieduta da Luciano D’Alfonso, a causa della crisi di governo in atto. Il 26 gennaio la seduta della commissione, con all’ordine del giorno la fiscalità di sviluppo da destinare alle terre alte di Sicilia, è stata sconvocata immediatamente dopo le dimissioni del premier Conte.
Al presidio di Irosa ieri c’erano sindaci e amministratori provenienti da tutta la Sicilia: erano rappresentate tutte le aree di montagna dell’Isola, comprese quelle all’interno del perimetro dei quattro Parchi siciliani. Presente anche l’Anci Sicilia, con il presidente Leoluca Orlando che ha delegato il vice presidente Antonio Rini in rappresentanza. Presenti anche la deputata dell’Ars Angela Foti, il senatore Fabrizio Trentacoste e l’eurodeputata Annalisa Tardino. “Unanime la determinazione di contribuire a rivendicare il diritto di residenza nei luoghi natii e di rimanere al fianco del comitato promotore in questa battaglia di civiltà”, dice una nota.
“I territori di montagna avranno la loro ripresa sociale in presenza di tre fattori: – afferma il Comitato pro Zfm in Sicilia – la normalizzazione sanitaria, finanziaria/economica e la fiscalità di sviluppo. In merito al terzo fattore, vitale per i resilienti le montagne siciliane, è determinante la definizione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione Siciliana – continuano dal presidio – che risiedono nell’operatività della Commissione Paritetica. A tal proposito chiederemo ai presidenti della Regione e dell’Ars di concerto con i sindaci dei 133 Comuni interessati alla norma, di potere partecipare alla nomina di uno dei componenti siciliani della Commissione. Nomina che dovrà avvenire in concomitanza con la formazione del nuovo governo”.
SINDACI ED AMMINISTRATORI LOCALI CHE VIAGGIANO CON 20 ANNI DI RITARDO. UN AMMINISTRATORE PUBBLICO SI DISTINGUE RISPETTO ALLE PERSONE COMUNI, PERCHÉ È CAPACE DI LEGGERE IL MONDO CHE LO CIRCONDA, PREVEDE GLI EVENTI CON ANTICIPO E IN TEMPO TROVA LE SOLUZIONI.
LA CRISI E LO SPOPOLAMENTO RISALE AD ALMENO 20 ANNI FA…ORA SI SVEGLIANO, CON NOTEVOLE RITARDO, PORTANDO AVANTI BATTAGLIE PERSE IN PARTENZA.
SOLO UN DATO…. 2 MILUARDI E 600 MILIONI DI DEBITO PUBBLICO.
NON HANNO ANCORA CAPITO CHE IL PRIBLEMA ATTUALE È SALVARE LO STATO, NON ALCUNE ZONE, CITTA, O REGIONI.
ALMENO CHE VOLETE ESSERE PRESI IN GIRO.