Grande Migliore, il consiglio boccia le passerelle pedonali: ira-Orlando - Live Sicilia

Grande Migliore, il consiglio boccia le passerelle pedonali: ira-Orlando

L'Aula respinge la proposta di Prusst presentata nel 2007

PALERMO – Il consiglio comunale boccia il Prusst sulle passerelle pedonali di Grande Migliore e adesso la cessione dello storico punto vendita palermitano, ormai chiuso, si fa più difficile. Questo pomeriggio a sorpresa Sala delle Lapidi ha infatti bocciato la convenzione per la realizzazione delle passerelle pedonali che avrebbero dovuto collegare la struttura ad alcuni parcheggi esistenti e a un nuovo parcheggio sotterraneo su tre livelli in via Buzzanca: una proposta del 2007 che, nelle intenzioni della curatela fallimentare, avrebbe reso più appetibile la cessione del lotto.

Alla votazione, infatti, i favorevoli sono stati solo 13 (compreso il M5s) e altrettanti gli astenuti (fra cui Italia Viva ma anche Massimo Giaconia di Avanti Insieme) e, regolamento alla mano, l’atto non è passato, sancendo un nuovo strappo nella maggioranza. “La bocciatura del Prusst relativo alla struttura che ospitava Grande Migliore, necessario per rendere appetibile l’avvio di una nuova attività e la salvaguardia dei lavoratori, è assolutamente inconcepibile – dice Toni Sala di Avanti Insieme – Si è sprecata la possibilità, forse l’ultima, di rilanciare un’attività imprenditoriale in piena pandemia. Adesso è necessario un chiarimento politico in maggioranza”.

“A nome di tutta la Giunta esprimo il dissenso per la scelta del Consiglio Comunale ​ di respingere, senza alcun voto contrario, la nuova convenzione tra l’Amministrazione comunale e la curatela fallimentare dell’ex azienda Grande Migliore che opera in conformità alle procedure e con le garanzie previste dalla competente autorità giudiziaria – dice il sindaco Leoluca Orlando – Una scelta inspiegabile che arrecherà danno all’economia della città e ai lavoratori che, dopo aver perso il posto di lavoro, attendono la vendita degli immobili per recuperare parte delle risorse dovute. L’area in questione è stata già trasformata a seguito della approvazione del Prusst nel 2007 e, al fine di evitare l’abbandono e il degrado, la Giunta riproporrà l’atto deliberativo al Consiglio comunale”.

Italia Viva però respinge ogni attacco e punta il dito contro la giunta: “Gli atti urbanistici – dice il capogruppo Dario Chinnici – sono estremamente delicati e richiedono una preventiva condivisione fra giunta e maggioranza che anche questa volta è mancata. È assurdo che l’amministrazione porti in Aula provvedimenti senza una regia politica: Italia Viva non ha votato contro, si è solo astenuta e certamente non è stato questo a provocare la bocciatura visto che i favorevoli sono stati appena 13, per giunta con l’apporto delle opposizioni. Se il sindaco cerca colpevoli, li troverà fra i suoi assessori”.

Adesso la domanda è cosa accadrà: la curatela non può realizzare altre opere e il progetto rimane una incompiuta. Peraltro la vendita avrebbe consentito di ristorare anche i creditori privilegiati che adesso rischiano di restare a mani vuote. “Hanno portato in Aula un atto per poi bocciarlo, un fatto inspiegabile ma che dimostra che la maggioranza non c’è – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – Ora non si capisce che fine farà questo progetto che rischia di rimanere una incompiuta. Però il dato è politico, non si manda un atto in Aula senza una linea, allo sbaraglio: il sindaco prenda atto di non avere più una maggioranza”.

“Il voto contrario del Consiglio comunale sul progetto di sistemazione dell’area dell’ex Grande Migliore è una pugnalata diretta alla città, che consegna una nuova incompiuta nel quartiere Cruillas – dice il M5S – Il nostro sostegno in Aula non è stato sufficiente a neutralizzare l’inaspettata astensione e l’assenza di una maggioranza spaccata anche su un atto la cui valenza pubblica andava perseguita. Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore in quanto il completamento dei lavori rappresentava un’opportunità per rendere quell’area nuovamente appetibile, così da promuovere una qualche forma di sviluppo commerciale di cui avrebbero beneficiato i cittadini palermitani. Il rischio è che adesso quei locali restino abbandonati per tanto, anzi troppo, tempo”.

“A Palermo si perde sempre l’occasione di fare la cosa giusta – dice il capogruppo Pd Rosario Arcoleo – Il Prusst relativo alla struttura che ospitava Grande Migliore era necessario per renderla appetibile, si è sprecata la possibilità, forse l’ultima, di rilanciare un’attività imprenditoriale in piena pandemia. Abbiamo votato a favore, siamo rammaricati per l’opportunità persa: quando si parla di famiglie, di lavoratori e di possibile sviluppo economico per la città non ci sono colori, né bandiere. Oggi è una sconfitta per tutti”.

“Abbiamo appreso con rammarico che il Comune di Palermo, nella seduta consiliare di oggi, ha bocciato l’atto aggiuntivo alla convenzione urbanistica a suo tempo stipulata tra il Comune di Palermo e la Migliore Spa” – con queste parole Mimma Calabrò, Segretario Generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani – Da quando il Grande Migliore ha abbassato le proprie saracinesche, non abbiamo mai smesso di rapportarci con il Curatore Fallimentare, Avv. Alberto Marino, per portare avanti tutti gli adempimenti tecnici e burocratici per far si che dalla vendita del Grande Migliore si potesse restituire ai lavoratori tutte le spettanze maturate e mai corrisposte – continua la sindacalista – Parliamo di migliaia e migliaia di euro di stipendi non corrisposti. Oltre al danno anche la beffa per i 269 ex dipendenti che, oltre ad aver perso il lavoro e non avere più alcuna copertura data dagli ammortizzatori sociali, vedono naufragare la speranza che, attraverso il cospicuo ricavato della vendita dell’immobile, potessero recuperare quanto loro dovuto in quanto frutto del loro lavoro in azienda. E’ veramente un peccato pensare che un immobile di tali dimensioni e con una posizione strategica dal punto di vista commerciale possa perdere la propria appetibilità, in quanto chi potrebbe aggiudicarselo all’asta dovrebbe ricominicare l’intero iter per la concessione urbanistica. Non vorremmo che le determinazioni assunte in seno alla seduta consiliare di oggi diventino un’amara sconfitta per i lavoratori, per le loro famiglie, per la possibilità che, a breve termine, si sarebbe potuta ingenerare occupazione – conclude Calabrò – Confidiamo sull’impegno da sempre profuso dal Curatore Fallimentare per continuare a difendere quanto oggi inaspettatamente è stato bocciato dal Consiglio Comunale”.

“La bocciatura dell’atto sull’area Ex-Grande Migliore disgusta: l’area resterà deturpata e non potrà essere venduta e quindi utilizzata, con ulteriore danno a carico di chi fra i dipendenti attende ancora una parte di Tfr. Quell’area sarà un memento ad una politica che non ha nemmeno il coraggio di argomentare ma che, nel creare questo genere di situazioni insensate urbanisticamente e politicamente, cerca di mostrare la sua esistenza. Noi abbiamo affrontato e affronteremo la vicenda a viso aperto, senza paura di spiegare un tema complesso. Chi oggi ha frenato l’utilizzo di quell’area deve e dovrà chiarire la sua posizione, ogni volta che si porrà il tema dello sviluppo commerciale delle città o della nostra capacità di accogliere gli investimenti. Perché consumare altro suolo o derogare alle regole vigenti quando avevamo la possibilità di utilizzare un’area già trasformata e di grande valore commerciale? Cui prodest?”. Lo dichiara il consigliere comunale di Sinistra Comune, Fausto Melluso.

“Se avessi fatto parte del Consiglio Comunale, che nel febbraio del 2007 approvò il progetto definitivo relativo all’intervento in variante urbanistica dell’area ex Grande Migliore, mi sarei fermamente opposto – dice Massimo Giaconia – Ovviamente, non per contrarietà all’espansione di una attività produttiva, come nel caso dell’Azienda “Migliore Spa, che poi purtroppo è fallita, ma per le obbrobriose opere che allora furono concesse, soprattutto la realizzazione di una passerella area in acciaio, che attraversa sopra la via Oliveri Mandalà e che collega l’edificio commerciale Grande Migliore con il parcheggio a tre piani in via Buzzanca, di grande impatto ambientale che ha deturpato quella parte di territorio. Opere completate all’80 per cento, ferme da più di dieci anni lasciati nell’abbandono e l’incuria. Oggi in Consiglio Comunale abbiamo dato l’esito definitivo alla proposta di deliberazione che, se fosse stata approvata, avrebbe autorizzato il rinnovo della convenzione urbanistica, consentendo alla Curatela del fallimento “Migliore S.p.A.” e “Migliore parcheggi” di poter vendere gli immobili acquisiti dal fallimento. In tutte le sedute in cui si è trattata tale delibera, ho rappresentato la necessità, a tutela della pubblica incolumità e dell’Ente Comune, di impegnare la Curatela Fallimentare a sottoporre la passerella area ad un accertamento tecnico preventivo, affinché fosse stato possibile verificarne l’attuale efficienza strutturale, considerato che sono trascorsi 11 anni dalla sua realizzazione. Proposta che ho tramutato in emendamento alla proposta di delibera respinta con 12 voti favorevoli, 16 astenuti e nessuno contrario. La proposta contenuta nel mio emendamento pensavo trovasse ampio accoglimento, considerato che avrebbe consentito al Comune di Palermo di poter esigere dalla Curatela Fallimentare un accertamento tecnico preventivo della passerella a tutela, soprattutto della pubblica incolumità. La delibera, per la quale ho espresso voto di astensione è stata respinta dal Consiglio Comunale”.

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