La Balena bianca dei soliti noti

Come invidio i tumulti della politica nazionale, scusate l’ironia, come mi affascinano gli accadimenti romani di queste ore mai pensabili, nel bene e nel male, fino a qualche settimana fa. In Sicilia invece dobbiamo accontentarci, tra le altre cose manchiamo pure di fantasia, delle solite manovrine palazzinare vestite di idealità e accattivanti promesse in vista delle regionali dell’anno prossimo. Dobbiamo accontentarci della nascita, udite udite, di un nuovo Centro. Semplicemente fantastico. Una sorta di “Balena bianca” sicula dal sapore probabilmente un po’ stantio – forse per colpa di ingredienti scaduti? – che mette insieme personaggi e forze politiche che hanno indifferentemente occupato, e tuttora occupano, postazioni a destra a sinistra e borderline.

Udc, Cantiere popolare, autonomisti, Idea Sicilia, Sicilia Futura e Italia Viva sempre presente quando c’è da impastare tutto e il suo contrario. Per i dettagli vi invito a leggere su Livesicilia l’intervista a uno dei promotori, l’onorevole Nicola D’Agostino, e l’illuminante articolo del direttore Salvo Toscano (“Nasce la balena bianca: primo passo verso la lista alle Regionali”). Gli inventori di tale rivoluzionaria novità da far tremare i polsi hanno addirittura stilato una Carta dei Valori contenente un’analisi sui massimi sistemi, sulle misere condizioni economiche e sociali della Sicilia e un programma di cose da realizzare. Poi vai a vedere le firme dei fautori e di chi aderisce e ti accorgi che non sono quelle di giovani giustamente arrabbiati o di cittadini stanchi della solita brodaglia politichese, no, sono vecchi lupi di mare, habitué dei piani alti del potere isolano, addirittura attuali assessori della Giunta Musumeci. Praticamente gli stessi che avrebbero dovuto già da decenni offrire soluzioni, e lo dovrebbero fare anche adesso, ai mille problemi irrisolti che angustiano la Sicilia, risposte che si impegnano a dare nel futuro con una altisonante Carta dei Valori. Insomma, gente che può sicuramente vantare un elevato grado di credibilità politica, più o meno.