Governo Draghi: alle 12 il giuramento, poi subito al lavoro

Il governo Draghi ha giurato: “Mettere in sicurezza il Paese”

Cresce il malumore per la scarsa presenza di donne nell'esecutivo
OGGI AL QUIRINALE
di
2 min di lettura

Mario Draghi ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Subito dopo anche i 23 ministri hanno recitato la formula di rito.

Il nuovo esecutivo è nelle sue funzioni e si è riunito per il primo Consiglio dei ministri dopo la cerimonia della ‘campanella’ che segna il passaggio di consegna con il premier uscente Giuseppe Conte. “Grande esperienza, spero di essermi migliorato anche come persona”, ha detto l’ex premier. Mercoledì il voto di fiducia alle Camere.

Draghi ha aperto il Cdm con un discorso sulle priorità dell’Esecutivo, partendo dalla necessità di “mettere in sicurezza il paese”, anche grazie al lavoro di una squadra coesa e senza “interessi di parte”.

Tutti i ministri hanno atteso di giurare distanziati fra loro, con le mascherine e su più file, senza essere accompagnati da parenti. E’ la principale novità della cerimonia del giuramento in era pandemia Covid.
Il nuovo governo non ha ancora ricevuto la fiducia dal Parlamento e cresce il malumore per la scarsa presenza femminile. “Devo esprimere un grande rammarico: nemmeno una donna tra i ministri indicati dal mio partito. Forse le donne del Pd dovranno organizzarsi in una corrente se vorranno contare qualcosa nel partito” ha dichiarato all’Anasa, il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, esponente del Pd.

Amarezza anche dalla viceministra uscente dell’Istruzione Anna Ascani. Soddisfatto per come si è risolta la crisi il leader Iv Matteo Renzi: “Noi ci siamo. Italia Viva ha aperto questa crisi per superare un immobilismo che era diventato pericoloso. L’Italia oggi ha un governo già forte”.

Mercoledì il voto d fiducia alle Camere. Del nuovo esecutivo fanno parte 23 ministri, 15 ‘politici’ (4 M5s, 3 ciascuno per Pd, Fi e Lega, uno per Leu e Iv) e 8 tecnici.

Sette nomi del governo Conte, tra cui il ministro della Sanità Speranza, quello degli Interni Lamorgese e quello degli Esteri Di Maio, restano al loro posto.

Nasce il ministero della Transizione ecologica affidato al fisico Roberto Cingolani. La Lega, con Giorgetti, conquista il dicastero per lo Sviluppo economico. Un terzo le donne.

Questa la lista completa dei ministri: Questa la lista dei ministri senza portafoglio annunciata da Draghi dopo il colloquio con Mattarella: Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento); Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale); Renato Brunetta (Pubblica amministrazione); Mariastella Gelmini (Affari generali e autonomie); Mara Carfagna (Sud e coesione territoriale); Fabiana Dadone (Politiche giovanili); Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia); Erika Stefani (Disabilità); Massimo Garavaglia (Turismo). Questi gli altri ministri: Luigi Di Maio (Esteri); Luciana Lamorgese (Interno); Marta Cartabia (Giustizia); Lorenzo Guerini (Difesa); Daniele Franco (Economia e finanze); Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico); Stefano Patuanelli (Politiche agricole); Roberto Cingolani (Transizione ecologica, ex ministero dell’Ambiente); Enrico Giovannini (Infrastrutture e trasporti); Andrea Orlando (Lavoro e politiche sociali); Patrizio Bianchi (Istruzione); Cristina Messa (Università e ricerca); Dario Franceschini (Cultura, ex Beni culturali); Roberto Speranza (Salute). Roberto Garofoli sarà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI