Mario Draghi ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Subito dopo anche i 23 ministri hanno recitato la formula di rito.
Il nuovo esecutivo è nelle sue funzioni e si è riunito per il primo Consiglio dei ministri dopo la cerimonia della ‘campanella’ che segna il passaggio di consegna con il premier uscente Giuseppe Conte. “Grande esperienza, spero di essermi migliorato anche come persona”, ha detto l’ex premier. Mercoledì il voto di fiducia alle Camere.
Draghi ha aperto il Cdm con un discorso sulle priorità dell’Esecutivo, partendo dalla necessità di “mettere in sicurezza il paese”, anche grazie al lavoro di una squadra coesa e senza “interessi di parte”.
Tutti i ministri hanno atteso di giurare distanziati fra loro, con le mascherine e su più file, senza essere accompagnati da parenti. E’ la principale novità della cerimonia del giuramento in era pandemia Covid.
Il nuovo governo non ha ancora ricevuto la fiducia dal Parlamento e cresce il malumore per la scarsa presenza femminile. “Devo esprimere un grande rammarico: nemmeno una donna tra i ministri indicati dal mio partito. Forse le donne del Pd dovranno organizzarsi in una corrente se vorranno contare qualcosa nel partito” ha dichiarato all’Anasa, il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, esponente del Pd.
Amarezza anche dalla viceministra uscente dell’Istruzione Anna Ascani. Soddisfatto per come si è risolta la crisi il leader Iv Matteo Renzi: “Noi ci siamo. Italia Viva ha aperto questa crisi per superare un immobilismo che era diventato pericoloso. L’Italia oggi ha un governo già forte”.
Mercoledì il voto d fiducia alle Camere. Del nuovo esecutivo fanno parte 23 ministri, 15 ‘politici’ (4 M5s, 3 ciascuno per Pd, Fi e Lega, uno per Leu e Iv) e 8 tecnici.
Sette nomi del governo Conte, tra cui il ministro della Sanità Speranza, quello degli Interni Lamorgese e quello degli Esteri Di Maio, restano al loro posto.
Nasce il ministero della Transizione ecologica affidato al fisico Roberto Cingolani. La Lega, con Giorgetti, conquista il dicastero per lo Sviluppo economico. Un terzo le donne.
Questa la lista completa dei ministri: Questa la lista dei ministri senza portafoglio annunciata da Draghi dopo il colloquio con Mattarella: Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento); Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale); Renato Brunetta (Pubblica amministrazione); Mariastella Gelmini (Affari generali e autonomie); Mara Carfagna (Sud e coesione territoriale); Fabiana Dadone (Politiche giovanili); Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia); Erika Stefani (Disabilità); Massimo Garavaglia (Turismo). Questi gli altri ministri: Luigi Di Maio (Esteri); Luciana Lamorgese (Interno); Marta Cartabia (Giustizia); Lorenzo Guerini (Difesa); Daniele Franco (Economia e finanze); Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico); Stefano Patuanelli (Politiche agricole); Roberto Cingolani (Transizione ecologica, ex ministero dell’Ambiente); Enrico Giovannini (Infrastrutture e trasporti); Andrea Orlando (Lavoro e politiche sociali); Patrizio Bianchi (Istruzione); Cristina Messa (Università e ricerca); Dario Franceschini (Cultura, ex Beni culturali); Roberto Speranza (Salute). Roberto Garofoli sarà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Per Renzi un successone!!!Non conta nulla per i numeri necessari al governo.Aveva due ministri ed adesso ne ha una alle pari opportunita’.L’uomo delle cause perse.
troppi ministri governo conte lasciati al loro posto, Lamorghese agli interni cosè il via libera all’invasione dell’italia? Di Maio agli esteri, ho le mie tante riserve che questa persona possa ricoprire un qualsiasi ruolo istituzionale, nessun rappresentante della sicilia, vabbè anche quelli che c’erano prima non è che ci hanno granchè rappresentati, insomma non vorrei uscirmene con una frase del Gattopardo, ma mi sa che non è cambiato un bel niente, spero che questo governo non ci distrugga di tasse e balzelli.
Alla transizione ecologica un tecnico un fisico che però non si sa quando si è occupato di ambiente, una materia multidisciplinare dove solo le norme nei vari settori, rifiuti, acque, suolo, natura, inquinamento atmosferico, acustico, etc sono un groviglio inestricabile.
Gli interessi di banchieri, finanzieri, super-manager di compagnie telefoniche, esperti in intelligenza artificiale e robotica ecc. ecc. presenti in gran numero in questo governo mal si conciliano con quelli dei cosiddetti deboli non solo di portafoglio. Se poi consideriamo che il neo premier avrà una maggioranza schiacciante in parlamento che nessuno aveva mai avuto nella storia repubblicana e che gli farà passare di tutto (con l’unica esigua opposizione di Fratelli d’Italia) anche con la benedizione di certa vecchia politica tipo Luigi Di Maio ministro degli esteri (a vita), Mario Draghi potrebbe perfino disporre della stessa vita degli italiani anche se qui non staremmo più a parlare di un capo di governo con poteri assoluti ma di una entità molto simile a quella di Dio…..
e’ doveroso nei momenti di particolare difficolta’ della vita democratica, il ricorso a persone di comprovata professionalita’ e prestigio.
Lo si e’ fatto con Monti, si sta ripetendo con Draghi.
6 ministri del centro dx… Grazie Renzi
M5S…. Addio
Ahahahahah
L’Italia è un esempio da non imitare in moltissime cose che riguardano la politica e i tanti reticolati vari che attorno a essa si ramificano in quell’intricato sottobosco degli affari molto opaco. Tuttavia, con il governo Conte due in carica, pur avendo dalla loro parte tutte le possibili attenuanti nascenti da quel mutante killer dalla Cina sfuggito, i due ministeri che, più di tutti gli altri, hanno accompagnato lo Stivale allo sbando, sono stati quello dell’Interno e quello della Salute. In un Paese normale, la sostituzione dei relativi vertiti sarebbe stato un passaggio obbligato. Ma l’Italia non è un Paese normale. Che siano sopravvissuti alla Caduta del secondo governo Conte, però, è qualcosa d’inspiegabile. Anzi no. Cosa spiegabilissima è. Sono gli specchi deformanti del neonato governo Draghi. Ma sottotraccia resta il perché di questo cordone ombelicale -tenuto teso dalla Lamorgese e Speranza- che lega il Quirinale al fondatore del M5s.
Quanta approssimazione, superficialità e luoghi comuni in questi commenti…
E secondo lei i commenti non superficiali e privi di luoghi comuni sarebbero invece quelli che esaltano la partecipazione di Forza Italia e della Lega a questo governo?
Matteo Renzi ha condotto una gigantesca operazione politica degna di Macchiavelli che ha condizionato pesantemente tutto il quadro politico costringendo perfino il Capo dello Stato a chiamare d’urgenza Mario Draghi. Forse neppure un golpe avrebbe creato un tale sconvolgimento politico il che mi fa pensare che non si tratti solo di farina dell’eccezionale politico (lo ha definito così il principe ereditario saudita) ed ascoltato a livello mondiale Matteo Renzi ma che dietro di lui ci sia stato qualcos’altro. Un piano praticamente perfetto……