Pums da modificare, scoppia la polemica: "Fallimento di Catania" - Live Sicilia

Pums da modificare, scoppia la polemica: “Fallimento di Catania”

La Regione chiede correttivi, Totò Orlando: "Subito una seduta d'Aula"

PALERMO – Formalmente non è una bocciatura, ma l’elenco delle prescrizioni è lungo e articolato e i tempi, a questo punto, sono la vera incognita. La Regione Siciliana rimanda al comune di Palermo il Pums, ossia il Piano urbano della mobilità sostenibile: un documento importantissimo, visto che fa da cornice ai principali interventi per la riduzione del traffico e la creazione di reali alternative alla automobile privata, che adesso Palazzo delle Aquile dovrà rivedere in più parti prima di riprendere l’iter di approvazione.

Ma il parere regionale è anche l’occasione per una polemica tutta politica che ha come bersaglio l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Ad accendere la miccia su Facebook è Giorgio Ciaccio, ex deputato regionale del M5s, che, senza troppi giri di parole, parla di “clamoroso fallimento” e di “bocciatura” da parte della commissione Via-Vas. “Si tratta di una bocciatura pesantissima – scrive Ciaccio – Catania  è stato bocciato su uno dei suoi principali pilastri politici,  cosa ci potrebbe essere di peggio o più mortificante?”. Il post continua con l’elenco delle prescrizioni a cui il Comune adesso dovrà attenersi: il Piano va aggiornato tenendo conto anche dei suoi altri strumenti di pianificazione, dovrà considerare i sei Siti Natura 2000, elencare gli indicatori per l’attuazione delle misure, descrivere più dettagliatamente le motivazioni di alcune scelte.

“Ora il Comune dovrà correggete i tantissimi errori, integrare le tante mancanze, acquisire i pareri e le valutazioni che aveva dimenticato di chiedere, pubblicare il Rapporto Ambientale corretto e avviare nuovamente il processo di ascolto dei cittadini, delle associazioni, e secondo il parere della commissione anche dei comuni vicini visto che il Pums incide anche sugli spostamenti da questi verso Palermo e viceversa – continua Ciaccio – Questi soggetti avranno la possibilità di fare le osservazioni. Solo successivamente il Rapporto Ambientale potrà essere sottoposto nuovamente alla Commissione Tecnica Specialistica per il parere definitivo che verrà approvato se questa lo valuterà positivo o bocciato e rispedito al mittente se ancora carente. Un processo che, visti i tempi dell’amministrazione comunale, potrebbe durare almeno altri due o tre anni, ciò andare oltre la durata di questa sindacatura”.

Un attacco a cui Catania ha risposto sempre sui social network. “Dopo aver ascoltato per mesi che il ministero delle Infrastrutture avrebbe bocciato il Piano, adesso circola un’altra frottola: la Regione ha bocciato il Pums – replica piccato l’assessore – Evidentemente qualcuno trasforma in realtà i propri desideri. Nel merito: il Pums è stato valutato positivamente dal Ministero (partita chiusa!) e adesso è in corso la Valutazione Ambientale Strategica (Vas) da parte della Regione. Si è conclusa la prima fase e la Regione Siciliana, valutando positivamente l’impianto e la vocazione del Piano, ha chiesto che sia corredato di alcune integrazioni e di una documentazione aggiuntiva. Gli uffici del Comune, nei prossimi giorni, invieranno quanto richiesto e così si attiverà la seconda fase della procedura ambientale che si concluderà con il decreto della Regione. Chi ha un minimo di dimestichezza con tali procedure sostiene che queste sono le attività regolari; chi invece vuole soltanto alimentare fake news può continuare a dire che il Pums è stato bocciato”.

La notizia è rimbalzata sui social ed è arrivata fino a piazza Pretoria, scatenando non poco sconcerto anche nella maggioranza e in consiglio comunale. Tanto che il presidente di Sala delle Lapidi, Totò Orlando, ha scritto al sindaco per chiedere chiarezza e una apposita seduta d’Aula, non mancando di lanciare bordate all’indirizzo dell’assessore di Sinistra Comune. “È necessario un immediato chiarimento in consiglio in merito al parere reso dall’Arta sugli elaborati del Pums – dice Totò Orlando in una nota – Purtroppo non si può non evidenziare la grave carenza di comunicazione istituzionale in merito a questa vicenda, dal momento che il parere risale al novembre del 2020 ma l’assessore al ramo non ne ha mai dato notizia nel corso dei numerosi confronti avuti in consiglio sulle tematiche relative alla mobilità urbana”.

“Il Pums è uno strumento necessario all’avvio di numerose opere pubbliche ed infrastrutturali sulla mobilità cittadina – aggiunge il presidente Totò Orlando, con un chiaro riferimento alle nuove linee del tram – Alla luce del parere dell’Arta potremmo andare incontro al definanziamento di alcuni progetti. Il consiglio deve essere adeguatamente informato sull’orientamento dell’Amministrazione in merito alle osservazioni dell’Arta, se cioè si è deciso di contestarle o invece di procedere ad un adeguamento del Piano. Prendiamo atto – conclude il presidente – che nel parere dell’Arta si evidenzia il lavoro svolto dal consiglio comunale nell’esitare importanti strumenti di programmazione (Pudm, Paes, Schema di Massima del Prg) ma non può tacersi la leggerezza con la quale gli assessorati competenti stanno affrontando tematiche essenziali non solo per il futuro della nostra città e per la conferma di importanti finanziamenti, ma anche per la stessa visione politica di questa esperienza amministrativa”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI