“Perché oltre al Covid non pensano al cancro dei bimbi?” - Live Sicilia

“Perché oltre al Covid non pensano al cancro dei bimbi?”

Nella giornata mondiale dei tumori pediatrici, la storia di Eugenio e l'appello di una madre coraggio.

CATANIA – “Mi ha colpito la sua forza, Eugenio è stato fortissimo, il cancro non gli ha mai tolto il sorriso”. Una piccola vita spezzata da un tumore devastante. Eugenio avrebbe compiuto due anni proprio oggi, nella giornata mondiale contro il cancro infantile. Adesso la madre Roberta e il padre continuano a lottare perché non si spengano altri sorrisi dei bimbi che lottano, ogni giorno, come ha lottato lui: “Perché – chiedono a gran voce – non si usa contro il cancro dei bambini lo stesso impegno messo in campo contro il Covid?”.

La scoperta

Eugenio viene al mondo due anni fa, un bambino come mille altri, con una madre e un padre che si legano al suo respiro. “Nei primi tre mesi – ricorda la madre – andavamo spesso in ospedale, perché sembrava avesse problemi respiratori: aveva liquido nei polmoni”.

Poi gli accertamenti al Garibaldi Nesima e la terribile sentenza: “Tumore rabdoide”. Un sarcoma molto aggressivo, che colpisce i tessuti molli.

Gli angeli del Policlinico

“Lo portiamo in rianimazione per cinque giorni, poi al Policlinico, dove abbiamo trovato degli angeli, non dei dottori”. “Non ce l’abbiamo fatta purtroppo – continua ancora la madre di Eugenio – perché non ci sono sufficienti finanziamenti per la ricerca sui tumori pediatrici. Ma quei reparti sono completamente pieni. Pieni di tanti bambini, che muoiono in silenzio”.

La battaglia

“Chiusa la porta di quel reparto rimani tu, tuo figlio, entri in una stanza buia e non vedi più la luce”. Ogni istante diventa prezioso. “Prima che chiudesse gli occhi gli ho promesso che avrei lottato per lui e per gli altri bambini”

L’appello

Adesso la madre rivolge un appello alle istituzioni, alla politica: “Che qualcuno dall’alto ci ascolti, che il ministero intervenga. Un virus come il Covid ha ottenuto un vaccino nell’arco di poco tempo, come mai non hanno capito come curare il tumore. Il cancro pediatrico è sottovalutato, ogni bambino merita di vivere”

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