M5S all'Ars: 'Settore rifiuti? Governo Musumeci ha dato il peggio di sé' - Live Sicilia

M5S all’Ars: ‘Settore rifiuti? Governo Musumeci ha dato il peggio di sé’

I componenti della commissione Ambiente: "Col cambio dell'assessore si rischia di ripartire da zero". Lo Curto difende Pierobon.

PALERMO – “Doveva essere il fiore all’occhiello del governo Musumeci, con provvedimenti strombazzati a destra e a manca in campagna elettorale. E invece nel settore rifiuti l’esecutivo regionale è riuscito a fare anche peggio che in altri ambiti, dove certo non ha brillato, anzi. Niente riforma e niente piano dei rifiuti, in poche parole un totale disastro, e ora col cambio dell’assessore Pierobon si rischia pure di ricominciare daccapo. Come dire piove, anzi diluvia sul bagnato”. Lo affermano i deputati M5S all’Ars, componenti della commissione Ambiente, Stefania Campo, Gaimpiero Trizzino e Stefano Zito. “Per dirla tutta – afferma Campo – Musumeci, con la folle idea di annullare gli ambiti di prossimità e di puntare sulla riconfigurazione delle ex province per la gestione dei rifiuti, ha legato le mani a Pierobon, che comunque si è adagiato, ha scelto la strada dell’immobilismo e della rassegnazione, contribuendo al disastro del settore. Come dire: prima Musumeci ha azzoppato il suo assessore e ora lo gli ha spezzato pure l’altra gamba”. “Gli insuccessi del duo Pierobon-Musumeci – affermano i tre parlamentari – non si contano: si va dalla mancata riforma del settore, all’aborto del piano rifiuti, alla mancata realizzazione dei centri di compostaggio, e solo per fare qualche esempio”.

La replica di Lo Curto: Pierobon migliore assessore del governo

PALERMO – “I siciliani, i sindaci, i prefetti ed anche il parlamento regionale sono testimoni del buon lavoro svolto dal nostro assessore che ha rimesso sul binario corretto l’intero sistema dei rifiuti, deragliato con malgoverno del passato e invaso dai debiti con risultati scadenti nella raccolta differenziata e negli impianti di stoccaggio e smaltimento, appannaggio finora dei privati e degli interessi non sempre leciti, che grazie all’agire trasparente di Pierobon sono stati disoccultati e neutralizzati. Questi interessi, ben tutelati da chi prima ha governato la Sicilia, sono stati certamente colpiti al cuore ed è questa probabilmente la ragione per cui il ddl prima e il Piano rifiuti dopo hanno subito l’ostracismo dei Cinquestelle e del Pd. In Sicilia la presenza di Pierobon ha impedito che quell’assessorato fosse il verminaio di cui molto bene ha riferito al parlamento regionale il presidente della commissione Antimafia Claudio Fava. Non è un caso che la commissione di inchiesta sulle autorizzazioni alla discariche, insediata da Pierobon, possa dimettersi. Non sorprenderebbe un’analoga decisione del comitato di legalità. Lascia, senza infingimenti, il miglior assessore del governo Musumeci per una questione falsamente legata alla rappresentanza di genere che non sta in piedi. Una sola donna in Giunta non risolve la storica questione legata alla parità di genere. Il j’accuse del Movimento è solo il canto del cigno dei grillini lacerati da scissioni all’Ars e ridotti a ben poca cosa e comunque costretti a sostenere il Governo Draghi pur di esistere. I deputati M5S vogliono nascondere i loro fallimenti, anche quelli nazionali, con attacchi scomposti e insinceri. Per Pierobon parlano i risultati e la competenza, elementi che nell’inconcludente panorama “stellato” non si rilevano nemmeno usando il telescopio”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.


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