"Maiale, porco fai schifo": casa di riposo dell'orrore: 4 condanne

“Vecchio maiale, fai schifo”: casa di riposo ‘lager’: 4 condanne

L'anno scorso il blitz alla Zisa

PALERMO – Tutti condannati al processo sulla casa di riposo degli orrori. Il giudice per l’udienza preliminare Guglielmo Nicastro ha inflitto sei anni e 8 mesi ciascuno a Brigida Camarda e Michele Riccobono. Quattro anni e dieci mesi ciascuno ai figli Antonino ed Eduardo. Accolte le richieste del procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e del sostituto Rosaria Perricone.

Un anno fa il blitz dei poliziotti nella casa di riposo “Anni Azzurri”, nel rione Zisa, a Palermo. Per mesi gli agenti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo ascoltarono e intercettarono parole ignobili, frasi ripugnanti. Specie se rivolte ad un anziano indifeso.

Le microspie registrarono i maltrattamenti subiti da un vecchietto di 84 anni. Poi emerse tutto il resto. Alcuni testimoni hanno raccontato quanto sarebbe accaduto all’interno della struttura.

Le parole erano un pugno nello stomaco: “Maiale che sei… porco; magari u signuri la rapissi u cirivieddu di merda; maledetto stai zitto… te lo faccio uscire dal culo il telefono…; mettiti ima minchiazza in mucca e zittuti; appena sento la tua voce veramente ti butto fuori…. e non tifare sentire più per tutto il resto della serata; … testa di minchia… sei una testa di cazzo; fai schifo, prendi un tubo e te lo infili in culo… il signore ti deve prendere”.

L’anziano piangeva. Aveva solo bisogno di andare in bagno e non riusciva a farlo da solo. Le parole di allora fanno ancora più male, tenendo conto che appena pochi mesi dopo quella degli anziani sarebbe stata la categoria più colpita dal Covid perché più indifesa.


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