"La Caduta", autobiografia politica di un diccì - Live Sicilia

“La Caduta”, autobiografia politica di un diccì

Il libro "La Caduta" di Calogero Pumilia.

Una storia complicata e frettolosamente dimenticata quella raccontata da Calogero Pumilia nel suo “La Caduta” (Rubbettino, 2020). Ossia quella della sinistra Dc e del ventennio che va dai primi anni Settanta alla fine della così detta Prima repubblica. Una stagione vissuta da protagonista dal politico democristiano, per cinque legislature deputato Dc e più volte sottosegretario. Si tratta della seconda parte di una autobiografia politica, avviata da Pumilia in un precedente volume.

Il libro ripercorre anni difficili, anche insanguinati dalla mafia. Un racconto che parla anche delle delusioni che sono seguite a molte speranze, a scelte che avevano il segno del rinnovamento, appannate o prive della forza per dispiegare fino in fondo le loro potenzialità. Si parla anche della stagione del consociativismo, con numeri che parlano da sé: su 452 leggi approvate dalla Regione nella legislatura 1976/1981 i comunisti votarono contro solo sedici volte. Insomma, si entra dentro i rivoli della storia, i dettagli che sfuggono alla narrazione ex post, quella scritta dai “vincitori” di tangentopoli. E che, complice anche qualche ardita vicenda processuale, ha finito per accomunare in un indistinto calderone storie e mondi assai diversi tra loro che si muovevano all’interno della Democrazia Cristiana, anche (e forse soprattutto) in Sicilia. Al tempo in cui i partiti rappresentavano ancora qualcosa.


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