I resti seppelliti sotto il cemento: la villa degli orrori VIDEO - Live Sicilia

I resti seppelliti sotto il cemento: la villa degli orrori VIDEO

In un filmato realizzato dalla polizia, gli attimi che hanno preceduto la scoperta dei cadaveri

SIRACUSA – A guardarla sembrava un’aiuola costruita alla meno peggio. Un ammasso di cemento che lambiva uno dei confini della villa. Un mausoleo di calcestruzzo e terra bianca che ha coperto, per diversi anni, l’orrore. Lì sotto, sono stati scoperti due cadaveri che potrebbero essere proprio quelli dei badanti scomparsi 7 anni fa, in quella stessa villa. Coincide il punto di inizio e quello finale di questa storia, la casa in cui Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto erano andati a lavorare per assistere un ottantenne, Vincenzo Riccioli.

Intuito investigativo

Diciassette febbraio 2021. È già il secondo giorno di scavo per gli uomini della Squadra Mobile aretusea guidata da Gabriele Presti. In quella villa di Tivoli si incrociano, continuamente, gli sguardi degli esperti della scientifica, quello degli specialisti che fanno i rilievi con il georadar e quello del team che lavora con i cani molecolari.

Già qualche anno prima, le ruspe avevano provato a cercare le tracce dei due badanti, ma senza successo. Tanto che l’avvocato Daniele Scrofani, che ha condotto la battaglia legale al fianco dei familiari degli scomparsi, aveva rimesso in fila tutte le piste possibili, tracciando anche i pozzi del circondario.

Ritorno al punto di partenza: il video

Ma c’era un passo in più da fare, ritornare al punto di partenza. In quella villa, appunto, la casa in cui i badanti volevano costruire il loro futuro prendendosi cura di Vincenzo Cerullo. Una casa isolata, in periferia, dove potrebbe essersi consumato un atroce delitto.

Ai lati di un piazzale di cemento è presente un manufatto, che viene inquadrato quando è intatto, prima dell’intervento della ruspa. Gli scavi avevano già interessato la zona della piscina, perché tra le ipotesi, più inquietanti in sede d’indagine, c’era anche quella che il principale sospettato, Giampiero Riccioli, figlio di Vincenzo, avesse costruito una piscina sopra i resti dei badanti, per nuotarci dentro. Invece, a poche ore dal fermo, “perché il quadro indiziario è completo”, sottolinea la Procura generale guidata da Roberto Saieva, si profila un’ipotesi altrettanto agghiacciante, ovvero che Riccioli abbia ucciso i badanti, li abbia sotterrati costruendoci sopra un mausoleo e poi abbia affittato la villa a una famiglia, ovviamente, ignara di tutto.

Il giallo

Restano da chiarire le modalità del decesso dei due cadaveri e, soprattutto, se si tratti proprio dei due badanti. La prima tappa sarà l’esecuzione di una tac sui resti, mercoledì prossimo sarà conferito l’incarico al medico legale. Poi l’esame del dna. Nel frattempo, Giampiero Riccioli comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. La sua veste è di accusato di duplice omicidio e sequestro di persona.

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