Il Covid a Palermo con i turisti: "Ecco la nostra battaglia"

Il Covid a Palermo con i turisti: “Ecco la nostra battaglia”

Lo sbarco del Covid a Palermo. Le paure in hotel e la rinascita

PALERMO- Un anno fa era un giorno di febbraio quasi come questo. Il Covid sembrava una penitenza lontana, un male da cui saremmo stati protetti per sempre. Poi, si presentò, con una comitiva di turisti all’hotel Mercure di Palermo, in via Mariano Stabile. Tante cose sono cambiate. Anche qui abbiamo i nostri morti e il nostro dolore. Non è andato tutto bene, ma tutto peggio. E’ dura raccontare la realtà. Adesso ci sono i vaccini, con un’attesa che, al momento, si preannuncia non breve. C’è comunque una speranza. Questa è la storia di una battaglia combattuta con coraggio da Andrea Stancato, direttore dell’hotel, e dai suoi magnifici ragazzi. Il racconto di oggi ha le vibrazioni degli sguardi di ieri e di una vicenda che la nostra Monica Panzica seguì passo dopo passo. In fondo, ci sono alcuni dei suoi articoli.

“A distanza di un anno, posso dire – spiega Andrea, il valoroso direttore – che, nonostante le difficoltà e lo smarrimento iniziali, è stata un’esperienza fantastica. La naturalezza e la consapevolezza con cui i miei ragazzi hanno preso in mano la situazione senza la minima esitazione, mi riempie di orgoglio. Il modo in cui hanno portato avanti questa battaglia, i gesti, gli sguardi e le condivisioni delle paure, mi rimarranno impressi nella mente e nel cuore per tutta la vita. Così come rimarranno per sempre dentro di me i sorrisi silenziosi dei nostri bergamaschi, che abbiamo cercato di accudire con tutta la semplicità e la tenerezza possibili”.

Dopo la battaglia, una vittoria che ha celebrato una piccola rinascita, nonostante la catastrofe: “Oggi stiamo bene, abbiamo lavorato, abbiamo aperto una struttura a Taormina, lo Splendid Hotel, che a breve aprirà le porte a un’altra stagione. Ringraziando il cielo, abbiamo assunto nuove unità senza dover licenziare nessuno e, sebbene il futuro sia ancora incerto, siamo consapevoli del fatto, che niente ci è precluso e che tutto si può superare, se lo facciamo dipendere solo da noi. Vogliamo crescere e fare il nostro lavoro, cercando di far star bene il maggior numero di persone possibili, migliorandoci giorno dopo giorno. Questa è la nostra missione”.

Andrea Stancato racconta. E ricorda. Il cibo con cui i palermitani inondarono l’hotel. Le arancine come un pegno di solidarietà. Quei fili preziosi di affetto non sono stati mai recisi: “Alcuni di noi hanno continuato ad intrattenere rapporti con alcuni dei nostri ospiti bergamaschi. Proprio l’altro giorno ho avuto modo di rivedere, in diretta Skype, Chiara e il marito e lei mi ha detto una cosa che un pochino mi ha fatto venire un brivido. Ha detto: ‘A pensarci bene, tranne mio marito, siete le ultime persone che io abbia abbracciato da una anno ad oggi’. È proprio vero, nonostante il periodo e le paure, quel giorno, quando partirono ci abbracciammo. E’ uno dei ricordi più indelebili”.

Un anno fa era un giorno di febbraio, come oggi. Questa è una storia di ieri. E di domani. ‘Qui va tutto bene’, scrissero i meravigliosi ragazzi del ‘Mercure’ per incoraggiarsi e andare avanti. Non dimentichiamo il finale. Quando usciremo dalla stanza della paura, quando accadrà che sconfiggeremo la pandemia, rammenteremo gli abbracci, mentre scambieremo strette ed emozioni. E sapremo come non sprecare più nemmeno una goccia di vita.

LEGGI ANCHE:

Restiamo qui con i turisti

Diario dal ‘Mercure’

Quarantena finita


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI