Rap 'fuori' dal palazzo di giustizia, sfuma un appalto da 4,5 milioni

Rap fuori dal palazzo di giustizia, sfuma un appalto da 4,5 milioni

Dall'1 marzo l'azienda non si occuperà più della pulizia degli uffici giudiziari

PALERMO – La Rap dice addio alla pulizia degli uffici giudiziari di Palermo, ossia a 4,5 milioni di euro l’anno. La comunicazione è arrivata venerdì scorso e ha gettato nello scompiglio la partecipata del Comune: non che l’addio non fosse atteso, anzi era stato più volte rimandato, ma lo stop al servizio di pulizia era previsto per giugno e non dal primo marzo. La società si è ritrovata nel giro di una settimana a dover trovare posto per 69 dipendenti e 2 funzionari che da oltre 10 anni si occupavano delle pulizie al Tribunale di Palermo. Il ministero della Giustizia ha infatti affidato l’appalto mediante Consip e a spuntarla, secondo voci di corridoio, sarebbe stata una grande multinazionale con migliaia di dipendenti e sede all’estero.

La notizia, arrivata venerdì scorso, è stata un fulmine a ciel sereno: se la Rap da un lato recuperare una settantina di operai da poter inserire nel porta a porta, nei Ccr e nella raccolta dell’indifferenziato, con l’avvio del quinto step a Romagnolo ormai alle porte, dall’altro deve rinunciare a 4,5 milioni di euro. E non è l’unica entrata a essere saltata: la Rap ha già dovuto rinunciare a circa sette milioni di euro di manutenzione strade, al monitoraggio delle strade e a quello ambientale, a 1,8 milioni di derattizzazioni, per un totale di quasi 20 milioni in meno sul fronte degli incassi.

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