Il Covid rivoluziona gli spazi a Palazzo dei Normanni

Il Covid rivoluziona gli spazi a Palazzo dei Normanni

Stop alle visite e riunioni delle commissioni nelle sale più pregiate
CORONAVIRUS
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PALERMO – Nella camera da letto voluta dalla regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, principessa delle due Sicilie e moglie di Ferdinando IV di Borbone, ora si riuniscono le commissioni parlamentari impegnate nell’esame della manovra finanziaria. Non è un ‘capriccio” degli onorevoli quello di “occupare” la sala Pompeiana dove spiccano le decorazioni neoclassiche influenzate dagli scavi di Ercolano e Pompei ma una necessità dettata dalle regole anti-Covid.

Una “rivoluzione” degli spazi a Palazzo Reale, che coinvolge altre prestigiose sale, adottata per garantire la sicurezza dei parlamentari e del personale e per consentire l’attività in presenza seppur nei limiti delle disposizioni (uso mascherine, igienizzazione continua, distanza di almeno un metro, presenza in commissione dei soli deputati-componenti).

Con l’inizio del percorso parlamentare di bilancio e legge di stabilità che terrà impegnati i parlamentari fino a metà marzo, stamani nella sala Pompeiana si è riunita la commissione Sanità, a seguire quella Ue. Nella sala stampa, che si affaccia su piazza del Parlamento, si è riunita invece la commissione Affari istituzionali, mentre la ‘casa’ provvisoria della commissione Bilancio è la sala ‘gialla’ intitolata a Piersanti Mattarella, e in genere luogo di eventi e convegni.

Ogni volta che le commissioni si alternano nelle grandi sale il personale dell’Ars provvede alla sanificazione dell’ambiente per permettere la prosecuzione delle attività nella massima sicurezza. Davanti alla buvette vige il divieto di stazionamento, mentre la saletta antistante i locali della commissione Bilancio e di solito molto frequentata durante i lavori della finanziaria, è vuota. Per i deputati è stato arredato con poltroncine Frau il corridoio che porta dall’atrio del piano parlamentare a sala d’Ercole, e ora definito il ‘transatlantico’: proprio l’acquisto delle poltrone è stato contestato nei giorni scorsi dal M5s perché ritenuto troppo oneroso.

“Non potevo certo consentire l’acquisto di poltrone di grandi magazzini o catene a basso costo, ricordo che siamo nel Parlamento più antico d’Europa”, dice il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Gli eventuali ospiti vengono accolti dai deputati nei gruppi parlamentari o nella sala Archimede, mentre il Palazzo rimane off limits per i turisti: per la Fondazione Federico II la chiusura ai visitatori imposta dal Covid si traduce in una perdita di circa 30 mila euro di incassi al giorno. Non solo. La Fondazione, oltre a sospendere le tante iniziative culturali in cantiere, è stata costretta a “congelare” la trasformazione dei rapporti di lavoro del personale da part-time a full-time, come già deliberato dall’amministrazione.
(ANSA).

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