Espulsi dopo la fiducia. Che cosa faranno gli ex grillini siciliani? - Live Sicilia

Espulsi dopo la fiducia. Che cosa faranno gli ex grillini siciliani?

Tutte le posizioni in campo

Lettere d’espulsione, scazzottate verbali, cuori spezzati e nuovi gruppi parlamentari. L’epopea pentastellata si arricchisce di giorno in giorno di nuovi capitoli. 

Direzioni diverse 

E davanti all’espulsione per l’astensione o il voto contrario sulla fiducia al governo Draghi le strade dei dissidenti siciliani si separano. Vediamo in che modo. Alla Camera un manipolo di ex grillini epurati ha dato vita al gruppo “L’Alternativa c’è”. Ne fanno parte la deputata catanese Maria Laura Paxia, Andrea Colletti, Andrea Vallascas, Raffaele Trano, Pino Cabras, Alvise Maniero, Arianna Spessotto, Paolo Giuliodori, Emanuela Corda, Rosa Alba Testamento, Francesco Sapia e Massimo Enrico Baroni. 

Paxia aderisce al nuovo gruppo parlamentare 

Maria Laura Paxia, l’unica siciliana delle pattuglia, presenta l’architrave politico su cui regge il gruppo. “La costituzione di L’Alternativa c’è è un passo necessario per poter lavorare bene in Parlamento, affinché la nostra compagine possa avere voce. Mi riconosco sempre nei valori fondanti del Movimento 5 Stelle che mi hanno portato alla Camera dei deputati. Proprio per questo, continuerò a lavorare con la stessa dedizione e mi impegnerò per dar voce alle istanze di tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati dal Governo Draghi, ma che devono comunque poter trovare espressione in Parlamento”, argomenta. “Ognuno di noi porterà le proprie competenze all’interno di questo progetto e la nostra sarà una opposizione costruttiva, all’insegna di quei valori per i quali i cittadini ci hanno dato fiducia, tutelando sempre e comunque il nostro Paese”, spiega Paxia.

Sodano chiede al Movimento di evolversi 

Diverso il caso del deputato agrigentino Michele Sodano che ha pagato  l’astensione  sul voto di fiducia con l’espulsione ma che al momento ha deciso di non aderire  al neonato gruppo parlamentare. “Mi sono astenuto perché credo che bisogna mettere nero su bianco dove vuole andare questa maggioranza. E’ semplice immaginare che essendoci dentro la Lega, Forza Italia, Il Pd e il M5S ci siano visioni divergenti”, spiega. “La mia astensione è stata punita con l’espulsione. Per me votare la fiducia a scatola chiusa era un po’ come mandare i miei figli in una scuola senza sapere  quali materie si insegnano”, continua Sodano. Il deputato al momento nega qualsiasi tentazione di ingresso nel nuovo gruppo costituito dagli epurati. “Ad oggi pensare di confluire in un nuovo gruppo non è tra le mie priorità per me serve un dibattito sui temi. La cosa che posso dire è che i miei riferimenti politici rimangono persone come Conte e il Movimento 5 stelle. Cioè bisogno dei valori per i quali siamo stati votati, ma il Movimento si deve evolvere e accettare che al suo interno ci siano delle correnti minoritaria”, spiega. 

Il silenzio di Villarosa e Suriano 

Infine, c’è anche chi è ancora troppo scottato anche solo per parlare della vicenda. E’ il caso dell’ex sottosegretario di Barcellona Pozzo di Gotto, Alessio Villarosa che, raggiunto telefonicamente, ha preferito non commentare l’espulsione arrivata dopo la sua astensione in aula. Nessun commento per ora sul caso da parte della deputata catanese Simona Suriano che del voto non era presente in aula ma che al momento non ha ricevuto nessuna notifica di espulsione. 

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