Fdi: "I sottosegretari? Squadra al di sotto delle aspettative"

Fdi: “I sottosegretari? Squadra al di sotto delle aspettative”

La critica di Cannella, coordinatore per la Sicilia occidentale
IL GOVERNO DRAGHI
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PALERMO – “La nomina dei sottosegretari e dei viceministri del governo Draghi dimostra che anche le eccellenze in campo accademico, finanziario o culturale non sono esenti da magre figure quando si confrontano con la politica. Dopo un lungo travaglio e molti litigi tra i partiti della maggioranza ‘di unità nazionale’ è stata finalmente completata la squadra del governo dei ‘migliori’. Il risultato è molto al di sotto delle più pessimistiche aspettative per almeno due aspetti: il primo sta nella qualità di molti rappresentanti e nell’assenza di qualsiasi regola e consuetudine istituzionale”. Lo scrive Giampiero Cannella, coordinatore regionale per la Sicilia Occidentale di Fratelli d’Italia.

“Vedere un partito come il M5S avere nello stesso ministero (quello degli Affari esteri) il ministro Di Maio e il sottosegretario Di Stefano è un precedente indecoroso, ancora di più lo è se si legge quello che postava sui social lo stesso Di Stefano qualche settimana fa a proposito dell’allora ipotesi di governo Draghi – aggiunge -. Così come non può non suscitare sorpresa la scelta politicamente inconsueta ed inelegante di esponenti politici come Amendola e Centinaio, di accettare il ruolo di sottosegretari negli stessi dicasteri che avevano guidato da ministri”.


“Il secondo aspetto riguarda la considerazione nei confronti del Sud e della Sicilia di questo governo, inesistente – prosegue Cannella -. Lo aveva dimostrato nella collocazione geografica dei ministri, lo ha ribadito nella scelta dei sottosegretari. Maltrattati e mortificati i siciliani si son dovuti ‘accontentare’ del già citato Di Stefano, che di fatto non vive la realtà siciliana, così come il forzista Mulè, e poi del pentastellato Cancelleri, che era rimasto politicamente ‘disoccupato’ dopo la rinuncia del seggio all’Ars per la poltrona alle Infrastrutture nel governo Conte bis. Per la Sicilia e la sua classe dirigente politica è una mortificazione storica. Fratelli d’Italia dimostra di avere avuto una visione lungimirante nell’approccio con il nuovo esecutivo e certamente, pur dal fronte dell’opposizione, incalzerà il governo sul tema caldo del divario tra nord e sud”.

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