Accusati di bancarotta, scarcerati imprenditori del settore pulizie - Live Sicilia

Accusati di bancarotta, scarcerati imprenditori del settore pulizie

Il Riesame revoca i domiciliari per i fratelli Vincenzo e Liborio Abbate

PALERMO – Sono stati revocati gli arresti domiciliari ai due fratelli Vincenzo e Liborio Abbate, imprenditori palermitani nel settore delle pulizie, arrestati lo scorso 29 gennaio e accusati di bancarotta fraudolenta, omesso versamento di Iva e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Lo ha deciso il tribunale del riesame. Vincenzo Abbate, 49 anni, difeso dagli avvocati Roberto Mangano, Antonio Atria e Cettina Coppola e il fratello Liborio, 53 anni, difeso dall’avvocato Marco Giunta, erano stati arrestati dalla guardia di finanza nel corso dell’operazione “Clean Up”.

Le Fiamme Gialle avevano anche sequestrato beni e denaro per 650 mila euro, l’intero capitale sociale e i beni aziendali di 3 società per oltre 1 milione e 700 mila euro. Nelle indagini, anche se non colpita dal provvedimento cautelare del 29 gennaio è coinvolta anche la madre degli imprenditori, M.C. 77 anni, che era formalmente, dal 2016, a capo della società poi fallita.

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