La Federazione medici di famiglia critica Costa: "Ora un cambio di passo"

La Federazione medici di famiglia critica Costa: “Ora un cambio di passo”

Audizione all'Ars: "Medici delle Usca utilizzati per i vaccini"
CORONAVIRUS, PALERMO
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PALERMO – La Federazione italiana medici di famiglia Sicilia, ascoltata in commissione Sanita all’Ars, ha chiesto un “cambio di passo” nella gestione dell’emergenza Covid a firma del commissario per l’emergenza di Palermo Renato Costa. “Come Fimmg Sicilia – hanno detto Luigi Galvano e Luigi Tramonte – abbiamo chiesto un cambio radicale nella gestione dell’assistenza domiciliare ai pazienti Covid perché ad oggi abbiamo riscontrato tantissime criticità che abbiamo rilevato anche tramite due survey a cui hanno partecipato 500 medici”.

Secondo la Federazione regionale dei medici di famiglia “i medici Usca continuano ad essere utilizzati per funzioni improprie rispetto a quelle previste dalla legge e dalle stesse direttive regionali. Anziché essere impiegati per l’assistenza domiciliare dei pazienti Covid – dicono – sono utilizzati per fare i tamponi e per attività di dirigenza, ruoli che non possono ricoprire. Oggi anche per fare i vaccini. A pagare le conseguenze naturalmente sono come sempre i cittadini”. E ancora: “Per la vaccinazione – hanno precisato i vertici regionali della federazione – ci sono stati bandi specifici dell’assessorato e dell’Azienda sanitaria di Palermo, ma piuttosto che attingere dall’elenco delle disponibilità viene utilizzano il personale medico Usca. A Palermo ci sono 352 medici Usca, il decreto ministeriale prevedeva una Unità speciale ogni 50mila abitanti, ma l’assessorato della Salute ha previsto una Unità ogni 25 mila abitanti, cioè 3,5 medici per ogni Usca. Applicando il decreto assessoriale a Palermo avremmo dovuto avere 172 medici per 49 Usca, invece ce ne sono il doppio. Con questi numeri – ha ribadito in Commissione la Fimmg – si poteva realizzare una buona assistenza domiciliare, ma una volta cambiate le funzioni ai medici Usca per i medici del territorio è diventato impossibile anche avere un’interlocuzione con loro. E soprattutto i pazienti Covid non possono essere adeguatamente seguiti a casa”.

“D’altra parte, il commissario Costa durante l’audizione, per sua stessa ammissione, ha sostenuto di voler utilizzare i medici delle Unità speciali anche per vaccinare, motivando la scelta con la carenza di personale. Eppure ci sono due bandi – ha sottolineato Tramonte – uno nazionale e uno regionale. In Sicilia hanno partecipato 1400 medici che hanno dato la disponibilità a vaccinare, alcuni anche a titolo gratuito. Settecento di loro sono a Palermo, ma nessuno li chiama”. “È chiaro che – come hanno puntualizzato Galvano e Tramonte – utilizzando i medici Usca per la campagna di vaccinazione si toglierebbe ulteriormente attenzione al territorio e quindi ai pazienti Covid, tra l’altro in un momento in cui l’indice del contagio aumenta”. Le criticità “sono talmente evidenti che la commissione Salute dell’Ars presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo ha richiesto al commissario Costa in tempi brevi dati aggiornati per riprendere la discussione in una prossima seduta”.


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