La morte dell'onorevole Trincanato: due medici a giudizio

La morte dell’onorevole Trincanato: due medici a giudizio

Il decesso per una complicazione post operatoria. Fu storico esponente della Dc e deputato all'Ars per sei legislature

PALERMO – Il giudice per l’udienza preliminare di Termini Imerese Valeria Gioeli ha disposto il rinvio a giudizio dei medici Pierenrico Marchesa e Tiziana Facella.

Sono imputati per l’omicidio colposo dell’onorevole agrigentino Gaetano Trincanato, storico esponente della Democrazia Cristiana, deputato all’Ars per sei legislature ed ex assessore regionale.

Si arriva al rinvio a giudizio dopo due richieste di archiviazione e altrettante opposizioni dei familiari della vittima, parte civile al processo con l’assistenza dell’avvocato Giovanni Rizzuti.

Trincanato muore all’ospedale di Cefalù il 17 gennaio 2016 in seguito ad un aggravarsi delle sue condizioni dopo essere stato operato per rimuovere un’ernia. Aveva 84 anni.

Una prima perizia concluse che il decesso “non è da condurre, né in termini di causalità omissiva né commissiva, alla condotta dei sanitari che l’hanno avuto in cura”.

Diverse le conclusioni di un secondo perito, secondo cui, i sanitari non trattarono in maniera tempestiva “l’insorgenza di complicanze post operatorie”. In particolare si era verificata un’occlusione intestinale che, secondo l’accusa, avrebbe potuto essere diagnostica e risolta in tempo.

Il processo inizierà l’8 giugno. I difensori degli imputati, gli avvocati Roberto Tricoli, Raffaela Geraci e Giuseppe Virga, sono sicuri di potere fare emergere, come la stessa Procura aveva stabilito nelle due richieste di archiviazione, che non ci fu né negligenza, né imperizia, né imprudenza nell’operato dei medici.


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