Mezzojuso, il sindaco e la mafia: Giletti a processo per diffamazione

Mezzojuso, il sindaco e la mafia: Giletti a processo per diffamazione

Al centro della vicenda una delle tante puntate di "Non è l'arena" sul caso delle sorelle Napoli

PALERMO – Il procuratore della Repubblica di Termini Imerese Ambrogio Cartosio ha citato a giudizio Massimo Giletti per diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Mezzojuso Salvatore Giardina. È stato l’ex primo cittadino a querelare il presentatore.

“Non è l’arena” e le sorelle Napoli

Al centro della vicenda una delle tante puntate della trasmissione televisiva “Non è l’arena”, trasmessa su La7, dedicata al caso delle sorelle Napoli, vittime di una serie di atti intimidatori, nel paese in provincia di Palermo, il cui Consiglio comunale è stato sciolto per mafia.

Il caso La Barbera

Giletti, così si legge nel capo di imputazione, “offendeva la reputazione di Giardina Salvatore in quanto nell’informare il pubblico che lo stesso sindaco, nel novembre 2018, aveva affidato dei lavori alla ditta di La Barbera Leonardo, affermava che questi è imparentato con La Barbera Simone (soggetto indagato dalla Dda di Palermo per reati commessi in correità con esponenti mafiosi) e affermava infondatamente che lo stesso La Barbera Leonardo è imparentato con il Giardina”.

Parole che, secondo l’accusa, hanno finito per “rappresentare una situazione idonea a ingenerare nei telespettatori la convinzione che il sindaco (assistiti dagli avvocati Antonio Di Lorenzo e Filippo Liberto) avesse affidato i predetti lavori per favorire la mafia”.

In aula il 7 luglio

Da qui il decreto di citazione diretta a giudizio, firmato lo scorso 4 febbraio. per diffamazione aggravata. Il processo inizierà il prossimo 7 luglio, data in cui Giletti è stato convocato in Tribunale.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI