"Sono a rischio crollo": ventidue cavalcavia sequestrati sulla A/20 - Live Sicilia

“Sono a rischio crollo”: ventidue cavalcavia sequestrati sulla A/20

Il sequestro ordinato dal gip di Barcellona Pozzo di Gotto
NEL MESSINESE
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PALERMO – Il gip di Barcellona Pozzo di Gotto ha ordinato il sequestro preventivo di ventidue cavalcavia a rischio crollo che ricadono sull’autostrada A20 Messina-Palermo, nel Messinese; il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia Stradale. I cavalcavia sono stati affidati in custodia – dice la polizia – agli enti fruitori del piano viabile e sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitarne la capacità portante in attesa dei necessari interventi funzionali e delle operazioni di ripristino. Quattro persone sono state denunciate per omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina.

Gli indagati sono il direttore generale del Consorzio autostrade siciliane, Salvatore Minaldi, l’ex direttore generale Salvatore Pirrone (in periodi che vanno dal gennaio 2015 al marzo 2018), l’ex direttore dell’area tecnica e di esercizio Giovanni Raffa (dal 5 febbraio 2019 al 31 gennaio 2020) e l’ex presidente del Cas Alessia Trombino. La notizia, resa nota oggi dalla polizia di Stato, era riportata sulla Gazzetta del Sud. Il sequestro riguarda cavalcavia, passerelle, sovrappassi, che interessano l’A20 nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto e di alcuni comuni limitrofi. Nell’ordinanza il gip Salvatore Pugliese, riferendosi alla condizione delle strutture parla di situazioni “critiche talmente evidenti che i consulenti hanno rilevato il pericolo urgente per il crollo e la rovina in termini di alta probabilità, e tanto sulla base dei rilievi visivi, avendo gli stessi chiarito come, ai fini delle loro conclusioni, non è stata necessaria alcuna indagine strumentale o valutazioni di calcolo”. La stabilità delle strutture portanti, secondo i consulenti, sarebbe a rischio trattandosi “di un processo di degrado attivo già da tempo tanto che le condizioni di ammaloramento hanno raggiunto un livello tale che si è già manifestata l’espulsione del copriferro con conseguente produzione di calcinacci”.

“Come già ribadito in altre occasioni, bene che la magistratura resti attenta alle vicende del Consorzio autostrade siciliane, ente che paga il prezzo di lunghi anni senza bussola con evidenti ricadute sui servizi ai cittadini. Oggi però proprio il raffronto con l’eredità del passato ci consente di apprezzare appieno l’inversione di tendenza che, sul piano gestionale e infrastrutturale, il governo Musumeci, ha pazientemente impostato e attuato». Lo dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, dopo il sequestro preventivo dei cavalcavia dell’A20 Messina Palermo, . “Su 17 dei 22 cavalcavia dell’A20 posti sotto indagine, sono già in corso degli interventi di manutenzione – spiega Falcone – Su altri tre sono in corso indagini e carotaggi, mentre dei restanti due sovrappassi, il primo è un cavalcavia ferroviario su cui il Cas non può intervenire, e sul secondo sono stati già eseguiti lavori di messa in sicurezza degli appoggi. Sotto la vigilanza del governo Musumeci, dunque, monitoraggio e rilievi sono costanti per garantire la sicurezza di tutti e, del resto, in alcuni casi si già provveduto all’inevitabile demolizione di cavalcavia ammalorati, come a Spadafora e Venetico. Lasciamo dunque lavorare la Procura, ma è altresì opportuno sottolineare che, sul piano di sicurezza e manutenzione, la nuova governance del Cas, anche ai suoi più alti vertici dirigenziali, ha dato oggi prova di buona volontà e fattività. L’ente fornirà una relazione puntuale e tempestiva sulle condizioni strutturali e di sicurezza dei manufatti”.

“Da tempo ormai denunciamo lo stato di totale abbandono in cui versano le infrastrutture in Sicilia e chiediamo che la manutenzione delle strade, viadotti, cavalcavia deve essere una priorità assoluta per garantire e tutelare l’incolumità dei cittadini o il rischio che si ripetano tragedie annunciate è dietro l’angolo”. Lo hanno detto, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Paolo D’Anca e quello di Messina, Pippo Famiano, commentando la notizia del sequestro dei ventidue viadotti sull’autostrada Palermo-Messina. “Speriamo -aggiungono -che la magistratura e le forze dell’ordine facciano luce al più presto su quanto accaduto e che si individuino le responsabilità di chi viene meno al proprio dovere  e mette continuamente a rischio la sicurezza dei cittadini. Un plauso va a chi ha condotto le indagini struttutali e ne ha ravvisato le incongruita’ rispetto alle linee normative e alle direttive del ministero e ci auguriamo che la stessa celerità d’intervento sia garantita per l’intera rete autostradale e si provvede subito a monitorare e recuperare le strade provinciali che ormai sono ridotte a delle trazzere e che hanno costretto molti comuni dell’entroterra all’isolamento”.


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