Il caso McKinsey e l'assurda polemica del duo del Pd - Live Sicilia

Il caso McKinsey e l’assurda polemica del duo del Pd

Gli unici del PD che hanno fatto una inconsistente polemica sono proprio due che fino a qualche settimana fa erano seduti sulla loro comoda poltrona .
IL DIEGONALE
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3 min di lettura

Caro direttore,

ho sentito che Draghi avrebbe affidato a Mckinsey la consulenza strategica per la definizione dei progetti del recovery plan.

Direttore, finalmente ci affidiamo a chi lo sa fare (per davvero) e non a quattro scappati di casa analfabeti e per di più arroganti e presuntuosi.

Ovviamente Mckinsey non dovrà occuparsi di redigere il piano, la governance del Pnrr italiano è in capo alle Amministrazioni competenti e alle strutture del Mef che si avvalgono di personale interno degli uffici, mentre la McKinsey darà solo una consulenza sui progetti (e meno male, dico io).

Insomma, quello che è necessario in casi del genere, peraltro con scadenze prossime e poco tempo per definire i progetti: un supporto tecnico-operativo di project-management.

Come spesso accade in questo Paese, però, le cose vengono viste al contrario.

Devo dire che comprendo le voci in disaccordo che si levano da FDI (hanno deciso di fare opposizione e quello fanno), e forse mi posso accollare anche Fratoianni che, essendo un comunista puro che alla sola vista di quelli della McKinsey tirerebbe fuori l’aglio, è facilmente predisposto ad ascoltare uno come Fabrizio Barca, che, per carità, è sicuramente bravo, ma deve togliersi dalla testa di essere l’unico ad esserlo.

Direttore, sentire Boccia e Provenzano, però, non me la sento.

Mi vergogno che nel PD si parli solo di poltrone, ha detto Zingaretti qualche giorno fa.

Povero Zingaretti, come dargli torto?

Gli unici del PD che su questa vicenda hanno fatto una inconsistente polemica sono proprio due che fino a qualche settimana fa erano tranquillamente seduti sulla loro comoda poltrona .

Direttore, mi dica la verità, lei che ne pensa? Avrebbero detto una sola parola se avessero ancora avuto il sederino al caldo?

Lei ricorda parole indignate dei nostri due eroi del tipo “se le notizie fossero vere, sarebbe abbastanza grave”, quando con la task force che aveva in mente Conte e del cui governo Boccia e Provenzano facevano parte, si volevano delegare (in quel caso sì) a privati esterni funzioni fondamentali?

Direttore, ha mai sentito dai due alcuna parola di disagio o imbarazzo per Sergio Battelli il deputato del movimento 5 stelle che come titolo di studio vanta la licenza di terza media e come esperienze professionali può offrire «10 anni da commesso in un negozio di animali e chitarrista di una band rock ligure» che guida la commissione parlamentare che si occupa di Politiche dell’Unione europea e che si trova a dover vigilare proprio sulla gestione dei fondi del Recovery Fund?

Direttore, ma dicono sul serio?

Direttore , mi creda, pure Giusto Catania capisce che c’è una profonda differenza tra la task force che voleva Conte e la consulenza strategica alla McKinsey, ed ovviamente lo sa bene anche Fabrizio Barca.

Se Boccia e Provenzano fossero due analfabeti come tanti in questo circo di nani e ballerine di Formichiana memoria, forse questa distrazione poteva esser loro perdonata, ma si tratta invece di due esponenti politici che queste cose, per formazione e professione, le capiscono bene.

Che dire direttore?

Bastava rimanere in silenzio, ma, direttore, sa come si dice?

Si è vista un’aquila reale schiantarsi improvvisamente a terra ma mai un pollo volare alto.

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