Festa delle donne, Pd: “La pandemia ha aggravato crisi occupazionale al femminile” - Live Sicilia

Festa delle donne, Pd: “La pandemia ha aggravato crisi occupazionale al femminile”

"Ora è necessario intervenire sul piano delle riforme economiche, ma anche sul piano culturale”. A dichiararlo sono Angelo Villari, e Francesca Caudo.
8 MARZO
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Catania, 8 marzo – “La pandemia COVID 19  ha aggravato la crisi occupazionale con un incidenza particolare per il lavoro delle donne, facendo emergere alcune disparità già presenti nel nostro contesto. Si parla di She – cession, cioè recessione al femminile, ed è necessario intervenire sul piano delle riforme economiche e legislative ma anche sul piano culturale”. A dichiararlo sono il segretario provinciale Angelo Villari,  e Francesca Caudo. componente la segretaria provinciale del PD Catania con delega alle pari opportunità.

“Le politiche che il PD porta avanti per la parità di genere, a partire dal Piano per l’occupazione femminile, segnano una svolta per la ripresa dell’occupazione femminile, con interventi mirati a  tutelare l’uguaglianza dei diritti delle donne – aggiunge Francesca Caudo – La democrazia paritaria,  la parità di genere va declinata nella società e nella politica per renderla effettiva”.

“La pandemia colpisce settori come quello dei servizi che vede un’occupazione prevalentemente femminile ed ha, inoltre, aggravato il lavoro domestico ed il lavoro di cura, tradizionalmente a carico delle donne, che si trovano a combattere ogni giorno  contro i pregiudizi di genere. A ciò, si aggiunge il gap salariale tra uomini e donne, gli ostacoli che incontra la leadership  al femminile, una mancata redistribuzione e condivisione dei tempi di cura della famiglia e dei figli, la mancanza o la fragilità di un welfare per le donne”

“Le donne del Partito Democratico non fermeranno la loro battaglia per raggiungere questo obiettivo – conclude – insieme alla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere, un’emergenza che va affrontata creando percorsi educativi, sostenendo la rete dei centri antiviolenza e sostenendo l’occupazione”.


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