Il vaccino agli oncologici e quelle parole del sindaco di Avola

Il vaccino agli oncologici e quelle parole del sindaco di Avola

Il primo cittadino di Avola si chiede: perché vaccinare i pazienti oncologici? Proviamo a spiegarglielo.

“Perché lui è più a rischio di me? Lui può stare a casa, può evitare di uscire e di avere contatti, io invece devo averli per forza, perché devo stare con la gente. Dobbiamo essere meno egoisti e ragionare”. Questo ha detto il sindaco di Avola, Luca Cannata, secondo quanto ha scritto l’agenzia Ansa che ricostruisce il contesto. A chi si riferiva? Ai malati oncologici, come viene specificato qui.

Ora, si tratta della classica notizia a cui un giornalista non vorrebbe credere. Dunque, con fiducia, aspettiamo una smentita, le scuse, un’abiura, un ulteriore chiarimento, perché quelli giunti fin qui non risultano troppo convincenti, ma, appunto, restiamo in speranzosa attesa, dopo avere ascoltato il passaggio radiofonico. E, nel frattempo, proviamo a rispondere, con qualche imbarazzo. I malati oncologici sono più a rischio. I malati oncologici sono fragili. I malati oncologici sono persone già percosse dalla vita e hanno diritto a un sorso anticipato di speranza. Ecco perché questi pazienti vanno vaccinati. A proposito di minore egoismo e maggiore razionalità.

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