Dallo Zen al Lecce, Gallo: "Vorrei giocare in Serie A" - Live Sicilia

Dallo Zen al Lecce, Gallo: “Vorrei giocare in Serie A”

Il difensore racconta la sua infanzia in uno dei quartieri più poveri di Palermo

Dopo il fallimento del vecchio Palermo i migliori prospetti hanno trovato squadra. Tra questi il classe 2000 Antonino Gallo, terzino cresciuto proprio nel vivaio rosanero, che oggi gioca in Serie B con il Lecce e non dimentica le sue origini.

“Ad inizio anno ero la terza scelta dopo Calderoni e Zuta, non trovavo spazio. A gennaio sarei potuto andare via, ma Corini e Corvino mi hanno convinto a rimanere. Mi hanno prospettato una crescita a 360 gradi. L’infortunio di Calderoni – racconta il terzino ai microfoni de “Il Corriere del Mezzogiorno” – ha cambiato un po’ le cose anche per me. La panchina non l’ho vissuta tanto bene, ma sapevo che sarebbe arrivato il mio momento. L’importante è lavorare al massimo e dare tutto ogni giorno: prima o poi tutto torna nella vita”.

“Preferisco giocare come quinto di centrocampo nel 3-5-2. In questo modo ho tutta la fascia a disposizione e tanto spazio su cui puntare in velocità. Con Corini e Lanna sto lavorando molto nella fase difensiva, ma anche sull’uso del piede destro. Mi ispiro a Marcelo: completo, molto tecnico e usa la testa”.

Il difensore parla anche del suo passato nel quartiere Zen di Palermo: “È un quartiere molto povero, dove ci vive la mia famiglia. Il calcio ha cambiato la mia vita e fatto capire cosa, invece, poteva darmi la strada. So di essere un motivo di orgoglio per il mio quartiere e per i suoi abitanti e vorrei fare per loro qualcosa di importante. Lo Zen mi ha fatto capire tante cose, tra cui la fame. La mia squadra del cuore? Il Palermo, la squadra dove sono cresciuto e che ho sempre amato. Spero che l’aquila torni presto a volare dov’è giusto che meriti”.

In chiusura Gallo ha parlato degli obiettivi della sua carriera: “Vorrei giocare in un top club di Serie A, ma per farlo bisogna lavorare sodo, com umiltà e concentrazione ogni giorno. Gli Europei Under 21? Mai dire mai: sarebbe un sogno nel cassetto che si realizza. Ce la metterò tutta per andare all’Europeo, non mollerò mai un metro: se dovesse arrivare la convocazione bene, altrimenti lavorerò per esserci in quello successivo”.

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