"Un anno fa la morte di mio papà, non ha avuto il funerale"

“Un anno fa la morte di mio papà, non ha avuto il funerale”

Una foto. Il racconto di una storia d'amore che nemmeno la lontananza ha cancellato.

PALERMO- Un papà e una figlia in foto. Un ricordo sui social, come una lettera d’amore. “Un anno fa iniziava questa tragedia mondiale della pandemia del COVID. Un anno fa mio padre è stato il primo defunto in Sicilia (morto semplicemente per l’età avanzata) a non avere un funerale. A distanza di un anno esatto la preoccupazione per un evento e il dolore per l’altro sono esattamente gli stessi. Giusto oggi vengono dichiarati 100 mila morti in Italia per COVID. I negazionisti, che ancora sono numerosi, tacciano. Giorgio… sempre nel mio cuore”.

Sono le parole di Pia Pollina, apprezzata geologa palermitana, che ha raccontato un lato della pandemia che spesso non si considera. Il peso che ha avuto e che continua ad avere su chi non si è ammalato di Covid, eppure si è trovato egualmente travolto. Nel caso di Giorgio, il papà che sorride accanto a sua figlia nella foto, l’ultimo saluto è stato tolto da necessarie ragioni di sicurezza, tra Palermo e Milazzo. Il Coronavirus è il mostro da affrontare ed è sacrosanto ricordare, per nome e per volto, i centomila caduti di una lunghissima guerra a un anno dal lockdown. Insieme, è giusto non dimenticare chi ha sofferto indirettamente il carico di una catastrofe globale.

Un anno fa, scrive Pia Pollina, come se quel tempo contenesse l’infinito, con lo stesso suono dell’eternità che si ascolta in una conchiglia in riva al mare. Gli anni non sono tutti uguali. Gli anni della scuola hanno la leggerezza di chi crede nei per sempre. Gli anni felici restano indimenticabili come gli anni infelici. Gli anni della maturità offrono una saggezza che è capacità di non farsi sorprendere dal dolore. Gli anni dell’addio sono, a loro modo, dolci. E sono tutti somme di attimi.

Perché un uomo di fede non deve avere il suo funerale e i figli che lo piangono? – si chiede Pia e aggiunge -. La cosa bella, se così si può dire, è che le mie amiche dell’adolescenza mi sono state vicine. Accanto a me come molti anni fa”. Ancora una volta gli anni. Che tolgono sguardi e mettono amore. Ma non sappiamo perché.


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