Concorso Amat per 100 autisti, è polemica sulle prove - Live Sicilia

Concorso Amat per 100 autisti, è polemica sulle prove

Malcontento fra i candidati, Cimino: "A noi interessa l'imparzialità"
PALERMO
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PALERMO – La selezione è ancora in corso, ma già fioccano proteste e polemiche. Il concorso per i 100 autisti a tempo indeterminato all’Amat, arrivato dopo anni di attese, non smette di far discutere e provocare mal di pancia fra chi sta provando ad accaparrarsi un posto che di questi tempi è molto ambito. Se in un primo momento a destare sorpresa fra i candidati erano state le modalità di svolgimento della prova preselettiva, dovute alla pandemia, stavolta l’attenzione è puntata sulle domande delle prove che sono in corso in questi giorni.

Gli ammessi sono centinaia e, dal momento che non è possibile svolgere le selezioni nel modo tradizionale, ogni candidato deve collegarsi con un proprio computer e assicurarsi di avere una connessione internet stabile, pena la possibile esclusione anche per cause non dipendenti dalla volontà del selezionato. In poche parole, se la rete fa flop o c’è un calo di tensione c’è il rischio di una bocciatura. Inoltre l’aspirante autista non può essere in alcun modo disturbato, né tantomeno aiutato: la stanza deve avere una sola porta d’accesso e un telefono va posizionato in modo tale da riprendere la scrivania sulla quale devono esserci solo il computer e un documento di riconoscimento. Anche l’identificazione e lo svolgimento delle prove seguono regole precise, per un totale di otto turni.

Le preselezione, però, ha colto di sorpresa alcuni candidati visto che diverse domande hanno riguardato le decurtazioni di punti per varie infrazioni, come riportato da alcuni di loro su Facebook. “Dobbiamo fare i vigili urbani?” scrive uno dei candidati, “Quelle sono domande da concorso per Polizia municipale” fa eco un altro e c’è chi già annuncia ricorsi. “A noi interessa che sia garantita la trasparenza e l’imparzialità” dice il presidente di Amat Michele Cimino, mentre non è stato possibile avere un commento da parte della Tempor.

“Ho avuto conferme che la prova  selettiva in gran parte riguarda le sanzioni amministrative e decurtazioni di punti patente per infrazioni, mentre dovrebbe consistere, come riportato nel sito della Tempor, in materie concernenti le patenti di guida, la carta di qualifica nonché la conoscenza  della meccanica dei mezzi di trasporto pubblico urbano – dice il consigliere comunale Massimo Giaconia, componente della commissione Aziende di Sala delle Lapidi – Poche le domande sulla carta di qualificazione del conducente: l’impressione che hanno avuto la maggioranza dei candidati che hanno fatto le prove è stata di trovarsi in  un concorso per polizia municipale. Credo ci sia molta amarezza tra i partecipanti, che si aggiunge alle preoccupazioni per la tanto discussa modalità delle prove in remoto stabilite dalla società Tempor. Al punto in cui siamo non credo che si possano cambiare le ‘regole del gioco’, non ci rimane che sperare che tutto fili liscio, che prevalga la meritocrazia e che l’Amat possa avere il prima possibile  i cento autisti, indispensabili per garantire il servizio del trasporto pubblico a Palermo. Viceversa, la Tempor dovrà assumersi la responsabilità di eventuali intoppi”.

“Forse era più lecito aspettarsi domande più inerenti ai compiti dei futuri autisti – dice il presidente della commissione Aziende Paolo Caracausi – o comunque concernenti sì il Codice della Strada ma per la parte relativa alla segnaletica o ai comportamenti, non certo alle sanzioni”. “Stiamo parlando di una selezione attesa da anni da migliaia di persone e che dovrebbe fornire ad Amat nuovo personale per garantire migliori servizi alla città – dice il consigliere Toni Sala – Ci sono grandi aspettative e siamo convinti che non verranno deluse: bisogna selezionare i migliori puntando sul merito e sulle capacità, piuttosto che sulla nozionistica. Amat ha deciso di affidare a una società privata questa selezione ed è Amat che deve vigilare sul suo svolgimento perché poi sarà Amat a dover assumere i 100 autisti: chiediamo all’azienda di farsi garante di tutta l’operazione”.

Sulla vicenda interviene anche la consigliera M5s Concetta Amella: “Non si può non ribadire la necessità che questo concorso vada avanti, proprio per il bisogno di autisti che l’Amat ha – dice -. L’auspicio è che si ponga in essere una selezione realmente in grado di identificare i più adatti e i più’ meritevoli. Vista l’entità del traffico palermitano è opportuno che il concorso individui gli autisti non soltanto in base a conoscenze teoriche-che pure sono molto importanti-ma soprattutto in base ad una fattiva attitudine a condurre i mezzi ed a fronteggiare le moltiplici insidie connesse alla mobilità cittadina”.

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