Duplice omicidio tra gli agrumeti: fissata l'udienza preliminare - Live Sicilia

Duplice omicidio tra gli agrumeti: fissata l’udienza preliminare

Giuseppe Sallemi e Luciano Giammellaro, i due imputati
I due guardiani avrebbero agito - secondo la procura di Siracusa - per 'futili motivi' e con 'crudeltà'.

CATANIA – “Hanno agito con crudeltà tramite l’esplosione dell’ultimo colpo a contatto”. C’è dunque l’aggravante della crudeltà – oltre a quello dei futili motivi – tra le contestazioni avanzate dal pm Andrea Palmieri nella richiesta di rinvio a giudizio a carico di Giuseppe Sallemi e Luciano Giammellaro per il duplice omicidio di Massimo Casella e Agatino Saraniti. Il gup di Siracusa Francesco Alligo ha già fissato l’udienza preliminare che si terrà il prossimo 24 marzo 2021. 

I due catanesi sono stati uccisi a fucilate (un calibro 12) nelle campagne di Lentini una notte di febbraio dello scorso anno. I due imputati sono accusati di averli ammazzati – e di aver ferito Gaetano Signorelli –  dopo che si sono accorti del furto di arance nell’agrumeto dove Sallemi lavorava come guardiano. 

È il colpo a distanza ravvicinata ai danni del giovanissimo Saraniti che ha reso labile la versione mossa da Sallemi della legittima difesa. Quanto accaduto in quel fondo è la traduzione realistica della sceneggiatura di un film carico di sangue e orrore.

La svolta alle indagini è arrivata quanto Saraniti – vivo per miracolo – si è risvegliato all’ospedale Garibaldi Centro. Interrogato dai poliziotti il giovane ha raccontato quanto accaduto quella maledetta notte. Il narrato della vittima è stato cristallizzato nel corso dell’udienza per l’incidente probatorio. La prova regina è stata supportata dalle indagini e dalle perizie medico-legali e tecnico-balistiche. Un’inchiesta che si compone di molti tasselli: intercettazioni (anche in ospedale) e accertamenti incrociati condotti dalla Squadra Mobile di Siracusa che sono finiti nei faldoni della procura di Siracusa retta da Sabrina Gambino. 

Nel corso del processo – vedremo se gli avvocati degli imputati (Franco Passanisi e Ornella Valenti per Sallemi e Pino Ragazzo per Giammallaro) quale rito sceglieranno – potrebbero emergere elementi utili ad accendere una luce su molti punti bui di questa terribile storia giudiziaria. Vicenda che purtroppo nasconde anche la storia della vita spezzata di un giovane cresciuto in un quartiere dove molte – anzi troppe – volte non ci sono alternative. Gaetano Saraniti a 19 anni, con il sogno di diventare padre, è andato a ‘rubare arance’ andando incontro a una morte violenta e atroce. 


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