Ex caserma Moccagatta diventa presidio del Cea - Live Sicilia

Ex caserma Moccagatta diventa presidio del Cea

Tre nuclei familiari hanno trovato ospitalità all'interno della struttura.
EMERGENZA ABITATIVA
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L’ex caserma Moccagatta, in via Minoritelli, è diventata presidio del CEA (Contrasto Emergenza Abitativa) e rifugio di tre nuclei familiari. Il CEA ha preparato un documento da consegnare all’amministrazione Comunale per l’affidamento dell’immobile a scopi sociali.

Sono in tutto 16 i componenti dei tre nuclei familiari che hanno trovato un tetto nell’ex caserma Moccagatta che caserma non è mai stata. “Un palazzo che fino agli anni ’80-’90 fu foresteria militare – racconta Simone Granata volontario del CEA – si tratta di una struttura che in realtà apparteneva ai beni della chiesa cattolica e che venne espropriata nel 1866 dal Regno d’Italia nel periodo post risorgimentale”.

Nel 1917, in città, viene celebrata una cerimonia con la consegna di decorazioni militari durante la Grande Guerra, in piazza d’Armi, e per la partenza dei “ragazzi del ’99” alla presenza del decorato militare Giuseppe Moccagatta”.

La storia dell’immobile


Il Palazzo di via Minoritelli viene dedicato presumibilmente dopo quest’evento alla figura del Colonnello Moccagatta diventando una caserma. “Sappiamo, sicuramente, che fu foresteria militare e ospitava graduati dell’esercito – continua Simone – l’ex foresteria Moccagatta e nel 2003 passa in concessione a una cooperativa dal nome “Ospitalità”.

Nel 2008 viene stipulata una convenzione con l’ERSU per ospitare gli studenti universitari fuori sede, ma a questo punto succede qualcosa.

Il demanio, molto probabilmente, aveva assegnato alla cooperativa l’immobile in comodato gratuito a scopo sociale, ma con il contratto stipulato con l’Ente universitario, per ospitare oltre 60 studenti meritevoli, si apre un contenzioso. L’ERSU finisce di utilizzare l’immobile nel gennaio del 2016 circa 8 mesi prima della scadenza del contratto con la stessa cooperativa. Viene avviato un contenzioso tra ERSU e la cooperativa “Ospitalità” che finisce nel 2019”.

Dal 2016 l’ex Foresteria Moccagatta rimane vuota. “Tutto viene abbandonato e fortunatamente non si accorge dell’immobile nessuno – interviene Stefano Di Domenico anche lui del CEA – l’ex foresteria avrebbe potuto essere vandalizzata e depredata in qualunque momento. Infissi nuovi, impianti con condizionatori d’aria in tutte le camere, mobilio per ospitare ben più di 60 studenti, questa era la capienza dell’ex foresteria, impianto elettrico a norma, impianti citofonici e telefonici.

Ad oggi non sappiamo chi ha pagato tutto questo, ma di una cosa siamo certi. Questo immenso patrimonio pubblico e il suo utilizzo dovrebbe fare riflettere tutti”. All’interno della struttura si trovano 16 persone (anche minori) che, tra pochissimo, diventeranno 17.

La voce degli occupanti

Giuseppe è uno degli occupanti e fino a poco tempo fa viveva in un monolocale, in sei, senza acqua e senza luce. “Io non ho una residenza e questo blocca, a livello burocratico, tutte le pratiche per trovare un aiuto”. Pochi giorni fa sono arrivati i Servizi Sociali del Comune e a ottobre è stato fatto un accesso della Guardia di Finanza e del Demanio nell’immobile.

Paolo è un altro degli occupanti. “Hanno offerto alle nostre famiglie una sistemazione provvisoria per 6 mesi – continua Paolo – e dopo 6 mesi, ci è stato detto, fate voi”. Il CEA è pronto a difendere i diritti delle famiglie che occupano il bene demaniale e tra poco avvierà le pratiche per l’affidamento, a scopo sociale, dell’ex Caserma Moccagatta.

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