CATANIA – La pandemia è in un momento cruciale della sua evoluzione. Le varianti Covid in piena diffusione e le verifiche sul lotto ‘incriminato’ del siero AstraZeneca dopo i casi di “gravi reazioni avverse” stanno rallentato la campagna vaccinale. L’arrivo della primavera e delle festività pasquali preoccupa gli esperti: un passo falso, infatti, potrebbe scatenare un’impennata dei contagi. Il Governo Draghi prepara la ‘stretta’ in rosso. Mentre la Sicilia lunedì tornerà a colorarsi di arancione.
A differenza delle altre regioni italiane, la Sicilia – almeno fino ad oggi – non ha subito un innalzamento esponenziale de positivi. Anche se negli ultimi giorni la soglia supera le 600 unità.
A Catania, il numero si attesta sempre sopra la quota 100. Oggi sono stati 150 i nuovi contagi rilevati dal Ministero della Sanità. La pressione sugli ospedali catanesi non supera i livelli di guardia, ma i medici sono cauti. “Non cantiamo vittoria. E non abbassiamo la guardia”, dice un camice bianco dell’emergenza.
Al Policlinico di Catania si contano dai 3 ai 4 accesi al giorno di malati risultati positivi al Covid-19. La cosa che preoccupa è che molti pazienti hanno necessità di un ricovero ospedaliero, in quanto hanno sintomi piuttosto gravi. Al San Marco, nel reparto di Malattie Infettiva, sono oltre 20 i posti letto occupati. E tra i pazienti è risultato esserci un contagio da variante inglese. Sono 9 i ricoverati in Terapia Intensiva. Una netta diminuzione rispetto ai mesi precedenti, tanto è che sia una sala rianimazione del San Marco che una del Policlinico sono state destinate alle cure no Covid.
Come ha pubblicato oggi la Sicilia al Cannizzaro si sono azzerati gli accessi di pazienti positivi al Coronavirus. E dal reparto di Malattie Infettive arrivano buone notizie sulle guarigioni.
Ma come l’estate scorsa ci ha insegnato non bisogna commettere l’errore di allentare le misure di contenimento. La battaglia contro il virus – con l’incubo varianti – purtroppo non è ancora vinta.
