Il vaccino e le verifiche sulla morte: il giorno dell'autopsia - Live Sicilia

Il vaccino e le verifiche sulla morte: il giorno dell’autopsia

Si svolgerà nel pomeriggio l'esame autoptico sul corpo del militare Stefano Paternò. Tra gli indagati l'Ad di AstraZeneca.
LA TRAGEDIA
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CATANIA – Oggi è un giorno decisivo per l’avanzamento dell’indagine sulla morte di Stefano Paternò, sottufficiale della Marina Militare ad Augusta. Si svolgerà nel pomeriggio, infatti, l’autopsia – alle 17,30 all’obitorio del Cannizzaro di Catania – sul corpo del 43 enne originario di Corleone, ma da tempo residente a Misterbianco, deceduto esattamente dodici ore dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

L’inchiesta della procura di Siracusa

L’inchiesta della Procura siracusana, che vede (“come atto dovuto”, ha evidenziato il procuratore Sabrina Gambino) quattro persone iscritte nel registro degli indagati, serviranno a verificare se ci sia un nesso tra l’inoculazione del siero (le cui dosi del lotto ABV2856 è stato sequestrato dai Nas) e la morte per ‘arresto cardiocircolatorio’ del militare.

Risultano indagati l’amministratore delegato di AstraZeneca, Lorenzo Wittum, il medico e l’infermiere che hanno somministrato la dose e l’operatore del 118 che ha assistito il marinaio.

Il collegio dei periti

Alle 16, al Tribunale di Siracusa, si svolgerà l’udienza per il conferimento dell’incarico da parte del pm Gaetano Bono dei consulenti chiamati ad eseguire l’esame autoptico. Il collegio sarà composto dal medico legale Giuseppe Ragazzi, l’ematologo Marco Marietta, la tossicologa Nunziata Barbara e l’infettivologo Carmelo Iacobello.

Anche gli indagati potranno nominare i loro periti di parte. All’autopsia, infatti, parteciperanno anche i consulenti della famiglia Paternò assistita dagli avvocati Dario Seminara, Lisa Gagliano e Attilio Indelicato. Sono quattro i professionisti nominati dai legali: Angelo Indelicato, Giancarlo Guarrera, Dario Condorelli e il comandante di vascello Francesco Oristanio. Dall’esame autoptico potranno arrivare le risposte ai tanti interrogativi che in questi giorni hanno coinvolto l’intera nazione sul vaccino. Ma la relazione dei consulenti potrebbe richiedere più tempo del previsto. Gli accertamenti saranno molto articolari e delicati.

La tragedia di una famiglia

La moglie del militare, Caterina Arena, ha chiesto di “conoscere la verità. Voglio giustizia per mio marito che era un servitore dello Stato”. Quella maledetta sera, Stefano Paternò è arrivato a casa che stava bene. Poi dopo che ha aiutato uno dei figli a fare un disegno è iniziata a salire la febbre. Il militare ha preso una tachipirina ed è andato a letto. Ma intorno a mezzanotte la donna è stata svegliata dai lamenti del marito compito da forti tremori e da un respiro pesante. A quel punto è stato chiamato il 118: gli operatori hanno provato il tutto per tutto. Ma è stato inutile. Il cuore di Stefano Paternò ha cessato di battere.

Una volta eseguita l’autopsia il corpo potrà essere restituito ai familiari che potranno finalmente dare l’ultimo saluto a Stefano.

La morte del poliziotto

Uno strano scherzo del destino è quello che lega il militare alla morte (anche questa sospetta) di Davide Villa, il poliziotto dello Sco della Squadra Mobile di Catania. Lunedì, il giorno in cui Stefano Paternò è scomparso, si sono svolti i funerali alla Cattedrale di Catania del 50enne deceduto dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale San Marco per una trombosi ed un’emorragia cerebrale. Dodici giorni prima l’agente ha ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca.

L’inchiesta si sposterà a Messina

La cartella clinica di Davide Villa è stata sequestrata dalla Procura di Catania che dopo la notizia – diffusa da LiveSicilia – del fatto che al poliziotto è stato inoculato il siero proveniente dallo stesso lotto di quello somministrato al militare di Misterbianco. Il fascicolo presto passerà nelle mani della magistratura di Messina: la vittima era sposato con un giudice della Corte d’Appello di Catania e quindi la norma prevede che sul caso non possa indagare lo stesso ufficio giudiziario. Il corpo di Davide Villa non è stato sottoposto a un’autopsia disposta dalla magistratura, ma prima delle esequie sono stati eseguiti precisi accertamenti medico-legali in ospedale. È stato svolto un riscontro diagnostico che fornirà elementi utilissimi – anche in questo caso – per accertare un possibile collegamento tra la morte e il vaccino. Il fratello di Davide, il fotoreporter di fama internazionale Fabrizio Villa, non si dà pace: “Vogliamo delle spiegazioni. Niente mi ridarà indietro mio fratello ma scoprire perché è morto interessa tutti noi”.

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